Pezzo per pezzo, cassetto per cassetto, anta per anta,
stiamo svuotando tutto.
La casa presto sarà un guscio vuoto,
per ora è un disordine inconsueto,
una confusione inimmaginabile.
Non c'è più ogni cosa al suo posto
ed il fatto di smembrarla così violentemente
la rende fragile e dolente.
I nostri passi inquieti attraversano
le stanze silenziose, quasi attonite da tanta attività.
Tiriamo fuori, dividiamo ed inscatoliamo.
Come se fosse la cosa più normale del mondo,
come se fosse previsto.
Invece è tutto fuorchè atteso, è una violenza
e noi lo sappiamo.
Andiamo di fretta per non fermarci a pensare,
per concludere alla svelta.
Ma è faticoso e doloroso,
allora ogni tanto ci sediamo una di fronte all'altra
e cerchiamo nei reciproci sguardi
un conforto ed una rassicurazione.
Non troviamo quello che cerchiamo
abbiamo solo la consapevolezza che
è l'unica cosa da fare.
Così andiamo avanti e così faremo
finchè l'ultimo ricordo non sarà chiuso nell'ultima scatola.
Per ora sappiamo solo che la famiglia non c'è più.
Sarà possibile ridarle una forma seppure diversa?