E'arrivato dicembre, l'anno sta per finire con i suoi riti di abbracci e di feste.
Le mie passeggiate si sono diradate per il freddo, la pioggia,
la palestra e la piscina che a giorni alterni continuo
a frequentare con costanza ed assiduità.
Non ho smesso di cercare di superarmi e la battaglia ingaggiata
nei mesi scorsi continua ostinatamente.
La dieta è un po' allo sbando ma mi riprenderò.
Diventerò nonna tra sei mesi ed è un'emozione fortissima
che mi prende alla gola e fatico a respirare.
Aspettavo da tanto di avere un nipotino ed
ora che è una realtà ne sono travolta.
Il figlio emigrato continua a dare soddisfazioni e la nostalgia è sempre molto forte, ma tant'è per fortuna c'è Skype.
Le feste che si avvicinano prepotentemente mi lasciano purtroppo
un sapore amaro in bocca.
Chi era in silenzio non ha più parlato, provocando tanto dolore
con crudeltà ed arroganza.
Il silenzio può avere molteplici significati ma
qualsiasi esso sia è sempre preferibile affrontare
con il dialogo le situazioni che prevedono risposte e chiarimenti.
"Questo silenzio è una dura punizione, un'aggressione mentale ed una manipolazione affettiva atta a mortificare e umiliare" cit.
Come per tutti nelle mie giornate si alternano gioie e dolori,
allegria e sconforto. Cerco di tenere la barra a dritta
e vado avanti, con qualche ruga in più,
con tante illusioni in meno.
Potrebbe andare peggio perciò
meglio stringere forte gli affetti sinceri,
augurare a tutti giornate serene