giovedì 28 febbraio 2019

Gite e ricordi

Questa attesa del nipote mi sta facendo frequentare con maggiore 
regolarità ed assiduità mia figlia, il suo nuovo status 
ci sta ulteriormente avvicinando e stiamo vivendo 
un bellissimo momento di affiatamento. 

La scorsa settimana siamo andate a fare un giro 
sull'altopiano di Asiago, con relativa passeggiata
 in centro e relax al sole.

Oggi siamo state a fare una puntata verso il mare,
 prima a Chioggia al mercato del pesce 
tra i pescatori veneziani con la loro tipica cantilena, 
i colori brillanti del pescato ed il loro odore penetrante ,
  poi a Rosolina per trovare la location per 
un'eventuale breve vacanza a giugno
 prima del grande evento,


poi le ho fatto scoprire Porto Caleri, un giardino botanico 
selvaggio in riva al mare, un saliscendi di dune, 
di canneti accarezzati dal vento, 
un luogo dove vige il silenzio della civiltà, 
gli uccelli autoctoni danno la voce ai cespugli fitti
la spiaggia è immensa e deserta, 
oggi il suo arredo erano tronchi divelti dal maltempo
 invernale e purtroppo troppa plastica portata dalle correnti. 

E' un luogo che mi piace moltissimo, carico di ricordi 
perchè portavo lì il mio cane a correre nelle 
belle giornate invernali; ci siamo andati tante volte,
 noi due soli, con qualche amica o con il consorte. 
Noi umani passeggiavamo a lungo immersi nella natura
 e nei suoi profumi, lungo i camminamenti e le passerelle
 che ci portavano dalla riva del mare alla laguna, 
e lui, Oscar, correva fino a perdere il fiato, 
lì era libero, si infilava tra i canneti, saliva veloce sulle dune, 
cercava i bastoni, frugava nelle buche, 
annusava tutto quel mondo per lui sempre nuovo 
ed inebriante, osava persino entrare in acqua! 




Oggi ho sentito vivida la sua mancanza, 
ma mi sono ricordata anche della sua puzza 
dopo tutte queste escursioni nella sabbia e nella salsedine, 
e non mi è mancata per niente. 



lunedì 25 febbraio 2019

8 anni


Sembra ieri invece sono trascorsi otto anni, eppure il tuo 
abbraccio me lo ricordo bene, 
stringevi forte da lasciare senza respiro.

Ho imparato a vivere senza di te, ora anche senza la mamma. 
Ho imparato a guardare questa foto prima 
di prendere delle decisioni importanti
 e le tue braccia tese mi accolgono ancora. 

Continuo ad ascoltarti, cerco di essere quella che volevi,
 alle volte ci riesco altre meno. 
So che avresti sempre capito. 

E quel nostro ultimo giro di valzer 
nel corridoio della terapia intensiva 
resterà per sempre il nostro addio 
sorridente e sereno. 

Ciao papà, mi manchi ogni giorno. 

giovedì 14 febbraio 2019

Curiosità e viaggi


Sono molto curiosa e questa mia curiosità , ad esempio, 
mi ha portato a frequentare un corso d’inglese, 
delle lezioni dell’Università degli adulti, 
per percorrere un pezzo di strada insieme ad altre persone 
e scoprire cose nuove o approfondire conoscenze già note.
 E la curiosità è una delle basi per il viaggio.

Quando pianifico un viaggio cerco di prepararmi per gustare 
al meglio i luoghi che andrò a visitare.
 Una volta decisa la meta, cerco le mappe, calcolo le distanze 
da percorrere, trovo cosa c’è da vedere 
e dove è, non meno importante è la ricerca dei luoghi 
dove dormire e mangiare, dove ci sono 
spettacolo caratteristici, e il meteo.

Internet è una fonte inesauribile di informazioni,
 dai diari di viaggio di altri viaggiatori riesco sempre 
ad avere spunti per visitare i luoghi più importanti 
e anche quelli meno conosciuti ma sempre affascinanti .

Segue poi la pianificazione concreta
 con la scelta delle date, dei voli, 
dei tempi e della spesa necessaria

Solo negli ultimi 20 anni ho potuto girare per il mondo 
e vedere posti bellissimi ed affascinanti, 
ma poco importa se la meta di un viaggio 
è lontana o vicina,
 io cerco sempre di aprire la mente, gli occhi ed il cuore,
 trovando ovunque quello che mi potrà arricchire. 
Viaggiare serve anche a rompere gli schemi, 
ad accettare e comprendere il diverso, 
contestualizzarlo nel luogo dove vive, 
spezzare le nostre abitudini che spesso 
sono una gabbia per noi confortevole ma asfittica.

Raccontare tutto questo attraverso la scrittura 
mi serve per chiarire le idee e la necessità di trasferire 
su di un foglio bianco i miei pensieri e ricordi 
mi costringe alla semplificazione, devo essere 
coerente con i tempi e le tappe, chiara nell’esposizione
 e sincera nei contenuti.

La mia fortuna è anche quella di avere un compagno 
che condivide volentieri con me questa passione, 
pur confessando di essere il motore organizzativo, 
il suo supporto è sempre molto significativo.

Sono stata in tanti luoghi lontani (Birmania, Namibia, 
Stati Uniti, Irlanda, Maldive, Francia per citarne alcuni) 
dall’est all’ovest, con grande soddisfazione 
ma posso assicurare che non meno 
spettacolare è stato l’ultimo viaggio fatto 
qui in Italia l’ottobre scorso tra Marche Abruzzo e Campania.

Di solito i viaggi in Italia negli ultimi 5 anni li abbiamo 
fatti da camperisti, il camper è un mezzo magico
 per viaggiare in assoluta libertà
 pur potendo mantenere le proprie abitudini, 
portandosi sempre dietro la propria casa.

In questi ultimi anni da camperista ho parimenti tenuto 
tutti i resoconti sul Diario di Bordo, 
un quaderno in cui annoto tappe, avvenimenti e spese.

E’ importante che resti memoria di quanto fatto, visto e vissuto.

Oltre alla cronaca del percorso mi piace appuntare
 gli episodi più significativi, gli incontri particolari,
 le emozioni.

In un mondo di tweet, post, face book mettersi 
a scrivere a volte sembra anacronistico, 
ma io continuo a farlo perché è un modo per
 lasciare una traccia, qualcosa di me
 in modo che non vadano perse 
le esperienze, le emozioni ed i ricordi.

sabato 9 febbraio 2019

Ti penso

Non ho smesso di pensarti, 
vorrei tanto dirtelo
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare
che mi manchi  e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo”.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cosa hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti
Ma non ne ho la forza 
E neanche tu ne hai
Ed allora restiamo ad aspettarci invano”.
E pensiamoci. E ricordami. E ricordati che ti penso, che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.  

E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso ma non ti cerco”.

Charles Bucowsky





giovedì 7 febbraio 2019

Camminare

Se c'è una cosa che ho scoperto lo scorso anno è
 il piacere di camminare.
A gennaio dello scorso anno a causa di un notevole 
problema alla schiena mi sono bloccata, 
ero molto dolente e dopo molti tentativi di cure dai cortisonici 
alle infiltrazioni, dalle manipolazioni al nuoto, 
dopo una quantità imbarazzante di soldi spesi inutilmente 
ho fortunatamente incontrato un fisioterapista 
che mi ha rimesso in piedi. 
A piccoli passi sono tornata a vivere una vita normale,
 ho smesso gli antidolorifici, ho ritrovato la possibilità 
di camminare, meglio ho trovato il coraggio di muovermi. 
Sono riuscita a dimagrire un bel po'. 
Tutto questo mi ha aiutata a riprendere 
a muovermi con relativa elasticità.

Oggi dopo un lungo periodo di fermo causato dal freddo,
 dalla pioggia e non ultimo dalla pigrizia, 
complice una spettacolare giornata di sole 
ho smesso i panni della casalinga, infilato le scarpe da cammino 
e sono partita. Con la fida musica nelle orecchie ed a passo svelto,
 ho intrapreso il solito sentiero sterrato delle risorgive,
 un anello pianeggiante che costeggia un ruscello 
e si distende tra campi dissodati, un piccolo ma fitto bosco,
 fino ad arrivare ad una chiesetta ed un piccolo borgo. 
Ho proseguito ritornando indietro per la ciclabile 
che pur costeggiando la strada è immersa nella natura, 
affiancata da una dolce collina ornata da qualche villa.
 Arrivata all'altezza del piccolo cimitero ho scelto 
di svoltare a destra per allungare il giro e sempre 
attraversando i campi ho raggiunto un bella villa 
riadattata a residence, dopo averla superata sono andata
 verso il vivaio dove mi aspetta per una carezza
 uno splendido cagnone, Spartaco.

La camminata è proseguita vigorosa, nel sole. 
La schiena è dritta, la falcata decisa, il respiro costante. 
Una sensazione di benessere ineguagliabile. 
Zero pensieri solo la compagnia del respiro
Ci voleva! 

Poi è squillato il cellulare e ho dovuto abbandonare 
la concentrazione per seguire la telefonata, 
ma il beneficio è ormai acquisito.
 I chilometri macinati sono 7.
Spero di poterlo rifare presto.