Dopo un mese siamo ancora qui e qui dentro sembra
ancora tutto uguale, sotto traccia si sentono scintille
ma facciamo finta di niente.
Intanto la stagione è andata avanti e la primavera ha fatto
esplodere la natura. L'aria si è scaldata,
il ciliegio dietro casa è fiorito ed ora a già i primi frutti acerbi.
La mattina si fanno un po' di pulizie casalinghe,
si cucina e solo se necessario si va a fare la spesa.
Le code davanti al supermercato sono sempre lunghe
e gli sguardi rassegnati. Ci vestiamo sempre con le stesse cose,
la capigliatura ormai è selvaggia.
Abbiamo sperimentato l'arte della panificazione,
della pizza e della pasta.
Abbiamo scoperto delle serie tv che ci tengono alzati fino a tardi.
I ritmi delle giornate sono variamente modificati,
ci si sveglia più tardi e nulla è più urgente.
Unici momenti di emozione sono quelli legati alle video chiamate
con il nipotino che nel frattempo è cresciuto
senza la nostra supervisione.
Nessuno ci ridarà questi giorni ma se guardo indietro
scopro la nostra convivenza, in certi momenti spigolosa,
tutto sommato piacevole e ben assortita.
Ognuno ha i suoi tempi ed i suoi spazi,
ognuno cerca di essere disponibile e paziente.
Ma tutto ha un limite, guardiamo in effetti alla prossima data
del 4 maggio come una vera "liberazione".
Vediamo intanto di continuare a tener duro
e cerchiamo di guardare al futuro con relativa serenità.
Oggi è una festa importante e densa di significati, la voglio festeggiare ricordando le parole di Sandro Pertini
Battetevi sempre per la libertà, per la pace,
per la giustizia sociale.
La libertà senza giustizia sociale non è che
una conquista fragile, che si risolve per molti
nella libertà di morire di fame.