12-12-12
Ci stavamo
recando, con il consorte, in un paese vicino
a ritirare i nuovi occhiali, il traffico era decisamente intenso
ed una
lunga colonna ci precedeva e ci seguiva.
La velocità di conseguenza era molto
contenuta, siamo arrivati in un tratto meno congestionato e tutto pare più
scorrevole, appunto pare ….
Un rallentamento repentino della fila e si sentono
i freni delle auto stridere, improvvisamente un rumore di lamiere si avvicina e
altrettanto inattesa arriva una spinta innaturale.
Nemmeno il tempo di uno sguardo e ci rendiamo
conto che siamo coinvolti in un bel tamponamento a catena.
Stiamo bene, la
macchina funziona e la spinta è stata davvero modesta,
ma dietro a noi la
situazione è ben diversa, ci sono tre macchine piuttosto malconce, pezzi di
plastica e metallo sull’asfalto,
le frecce lampeggiano e le portiere sbattono,
nessuno parla, lo shock è palpabile.
Scorgo tra le ombre scure maschili,
una
signora con in braccio stretta stretta una bimbetta con gli occhi spalancati e
persi nel freddo e nel buio.
Stanno bene
ma sono decisamente scosse.
Anche gli altri stanno apparentemente bene, a parte il guidatore della macchina che ha
tamponato tutti.
E’ immobile, al posto di guida, deve aver preso un colpo
notevole allo sterno.
I primi minuti scorrono silenziosi come irreali, poco
alla volta riusciamo tutti a riprendere contatto con la realtà che è meno grave
del previsto.
Dopo una decina di minuti arriva l’ambulanza e a breve distanza
la pattuglia della polizia municipale.
Così il sangue riprende a scorrere nelle
vene.
Il respiro si normalizza
e cominciano le pratiche dei rilievi e delle
constatazioni.
Fa un freddo sempre più pungente ma
i pensieri vorticosamente
girano in testa,
le immagini di quello che sarebbe potuto succedere
sono lampi
vividi nella mente.
Ci vogliono due ore perché riusciamo a ripartire verso
la
nostra primitiva destinazione e sono ore davvero pesanti.
Però …. È andato
tutto bene, nonostante tutto
ed è stata forse quella data a portarci quel
pizzico di fortuna in più?
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RispondiEliminaoddio, Margherita, sono felice che non sia stato nulla... felice che tu sia qui.
RispondiEliminaSulla data, non so, magari è andata proprio come dici tu! :)
Un abbraccio!
Che spavento Margherita. Certe cose accadono quando meno ce le si aspetta e di colpo la vita diventa un'altra cosa. Meno male che non è successo niente.
RispondiEliminabene così
RispondiEliminaa noi successe diversi anni fa e scendemmo subito dall'auto, eravamo in autostrada, ci buttammo subito fuori dalle corsie perla paura che arrivasse un camion o qualcosa di grosso a fare una immane frittata...tantissima paura, c'era nebbia, era pomeriggio inoltrato..burtta sensazione, brutti ricordi
RispondiEliminaGli incidenti ci scuotono e ci fanno riflettere sulla velocità con cui tutto può cambiare...è andato tutto bene...meno male!! Un abbraccio!
RispondiEliminaL'importante è che non ti sia accaduto niente.
RispondiEliminaSulla data, che dirti; ho vissuto una serie di piccoli grattacapi che, davvero, di memorabile non ho trovato nulla.
Un sorriso per il fine settimana.
^___^
non so se sia dipeso dalla data o meno, l'importante è che tu e il coniuge non vi siate fatti nulla:-*
RispondiEliminaChe paura Margherita! Mi sono ritrovata con te dentro la macchina, ho vissuto anch'io un tamponamento a catena , per fortuna senza conseguenze, e ricordo bene la sensazione di paura e irrealtà provata..
RispondiEliminaper fortuna non ci è mai successo, ma marito quando vede che vanno troppo veloci cerca sempre di defilarsi in modo da rimanere in sicurezza
RispondiEliminaCaspita Margherita, che shock! tremendo! meno male che non ci sono state conseguenze!
RispondiEliminaAnche andando pianissimo nei tamponamenti a catena possono esserci brutte conseguenze, quindi per fortuna vi è andata bene. Capisco la paura, e subito dopo la scocciatura perché è raro che l'auto tamponata non riporti danni.
RispondiEliminaMarghe per fortuna nulla di grave ma cavoli...fanno sempre paura situazioni simili..
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