martedì 24 novembre 2015

mente affollata

Quanto alla svelta cambiano le prospettive? 
Basta un attimo, una parola, un sospiro. 
Ogni programma, ogni progetto si disfa e tutto diventa nebbia. 
Una nebbia che ti toglie il fiato e fai fatica a respirare.
In questi giorni dolorosi, carichi di paura per il futuro di tutti, 
in cui morte e guerra hanno la predominanza, 
pur cercando di guardare avanti mi rendo conto 
che non è più facile come prima. 
Allora come mi propone il social visualizzo
 i miei ricordi e guardo indietro.
 A tutto quello che ho avuto e tutto quello che avrei voluto avere. 
Rivedo il sorriso sicuro di papà che oggi come allora mi allarga il cuore e mi dà forza e sicurezza, rivedo l'eleganza e la distinzione di mamma che è sempre stata il mio riferimento. La nostra grande casa invasa dal profumo dei lillà, circondata dalla vigna e dalle robinie. 
Riassaporo l'odore dell'erba appena tagliata e le lunghe giornate estive trascorse a correre in bicicletta lungo le strade sicure del paesello. 
Se ascolto il mio cuore ritorno ai primi amori, alla festa di me sposa bambina, al primo tenero abbraccio del mio bellissimo bambino, al senso di completezza dopo la nascita della seconda. 
Sento le lacrime dell'abbandono ed il dolore infinito ed indescrivibile dell'addio. Guardo alla lenta e difficile rinascita, all'incontro con la nuova felicità. 
Sento che la vita ha avuto il suo corso, 
che tra pianti e sorrisi ogni giorno è stato pieno e vissuto. 
Amicizie vere e incontri fugaci, affetti di sempre 
ed anche antipatie o grandi delusioni, 
tutto ha riempito i miei giorni facendomi diventare quella che sono oggi. 
Con tanti difetti e qualche virtù.
Se i pensieri che stasera affollano la mente sono cupi e difficili
 mi rendo conto che non ho più voglia di fuggire 
ma voglio restare vicino a chi mi ama 
e donare ogni momento perchè i suoi giorni siano 
sempre sereni e lontani da armi, guerriglie, bombe e spari. 


6 commenti:

  1. Sai cosa penso? I ricordi di infanzia e di amore sono una calda coperta

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  2. Sono una coperta indispensabile in certi momenti, soprattutto quando la paura ti azzanna alla gola

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    1. meglio una calda coperta che una gelida ventata... coccolati con quello che ti fa stare bene e vedrai che il peso che porti sarà più lieve

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  3. come te mi rifugio nel mio caldo nido aspettando.... non so chi non so cosa ma aspetto. nel mio nido sto bene e mi illudo che tutto il bruttume che ho intorno non esista...... poi la mattina riparto, corro, faccio disfo, in attesa di tornare nel mio nido ad aspettare.
    un abbraccio, Fù

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