Il mio amato peloso mi ha lasciato il 23 marzo scorso dopo 17 anni di convivenza fatta di profondo amore reciproco.
Quel giorno l’ho portato dal veterinario da sola, il dottore mi ha detto che ormai cominciava a soffrire e allora l’ho abbracciato forte finchè lo addormentavano e poi non l’ho più visto.
Tornata a casa mi sono sentita svuotata e sola, ma ho sempre pensato che dovevo darmi un contegno, in fondo era un animale e
dopo la morte di mio padre, avvenuta un mese prima,
non potevo mettermi il lutto anche per il cane.
Ho tolto tutte le sue cose da casa, via la ciotola dalla cucina, via i guinzagli, i sacchetti, i collari, l’impermeabile (che odiava), la spazzola (idem).
Ho raccolto tutto in un grande sacco e l’ho messo in garage ripromettendomi di portare tutto al canile municipale alla prima occasione.
La prima occasione non veniva mai.
Rimandavo perché c’era il sole, la pioggia, l’impegno improvviso, la pigrizia.
Oggi pomeriggio, nell’ottica del prossimo inizio lavori di ristrutturazione, non ho trovato scuse e accompagnata dalla figliola ho caricato tutto in macchina ed abbiamo portato tutto qui.
E’ un bel posto, immenso con tantissimi box grandi e puliti, molti volontari che si prendono cura di un numero esagerato di animali. Consegnare a loro tutta quella roba inutilizzata credo sia stata una cosa giusta e doverosa.
Per me è stato come vederlo morire una seconda volta. Ora di lui qui restano solo i ricordi, i miei ricordi. Sono ricordi bellissimi ed il suo sguardo ancora mi cerca, come io cerco lui. Ora ho un gran magone, non riprenderò un altro animale, ora proprio non è il momento e non lo sarà per parecchio. Ora mi manca lui, e basta. Mi manca il suo pelo così morbido, la sua prepotenza nel richiedere carezze. Riusciva a farmi sentire la più importante, ero la prima e l’unica. Nessun altro, men che meno tra gli umani, ti dà un affetto così incondizionato.
Riaffiorano proprio ora tutti i momenti che abbiamo condiviso. Quando eravamo entrambi molto più giovani la domenica mattina prendevo la bici ed andavamo a correre sugli argini dietro casa, partivamo presto soprattutto d’estate e lo lasciavo libero di correre su e giù per le sponde dei canali, io pedalavo quieta e apprezzavo molto queste nostre silenziose mattinate fatte di pensieri lievi e di aria buona.
Chi non ha avuto un cane non comprenderà, pazienza non sa cosa perde. Ma un cane è anche un impegno serio e costante, non ci sono pioggia, sole, neve , vento che tengano… bisogna portarlo fuori. Bisogna dargli affetto, curarlo se si ammala, ricordarsi che non è un essere umano.
Ho ritrovato un decalogo che racchiude le regole principali per trattare bene un peloso e francamente sono orgogliosa di dire che mi sembra di aver fatto tutto quello che era importante fare per lui. Lui per me ha fatto molto di più !
1. La mia vita dura circa 10-15 anni al massimo, ogni volta che mi separo da te per me è una sofferenza. Pensaci prima di adottarmi!
2. Sii paziente con me, dammi il tempo di capire cosa vuoi che faccia, la maggioranza delle persone capisce soltanto una lingua, mentre da me si pretende che io ne capisca 2: quella canina e quella umana
3. Fidati di me perché tu sei la mia unica ragione di vita
4. Non restare arrabbiata/o con me a lungo: tu hai il tuo lavoro, i tuoi amici, i tuoi divertimenti, ma io ho soltanto te
5. Parla con me. Anche se io non capisco le tue parole, mi piace ascoltarti e riconoscerei tra mille la tua voce!
6. Sappi che comunque mi tratti, ti perdonerò sempre, ma non potrò mai dimenticare e quel che mi fai mi segnerà per sempre
7. Prima di picchiarmi, ricordati che anche se io potrei difendermi, non sceglierei mai di morderti
8. Prima di sgridarmi perché sono testardo, stanco, o svogliato, chiediti se c'è qualcosa che non va, forse il cibo che mi dai non mi fa bene, oppure sono rimasto per troppo tempo al sole o il mio cuore si sta indebolendo o sta invecchiando
9. Per favore prenditi cura di me quando sarò vecchio, anche tu invecchierai e avrai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te e che non ti abbandoni.
10. Quando arriverà il giorno del mio ultimo viaggio, per favore, resta accanto a me. Non dire che non puoi sopportare di vedermi morire, non lasciare che io affronti quel terribile momento da solo. Se sarai al mio fianco sarà più facile per me lasciarti, perché saprò che mi vuoi bene e che stai facendo quel che è più giusto per me.