Un altro incontro nella sala congressi per il piacere di noi
villeggianti.
L’occasione è la presentazione dell’ultimo libro di Isabella
Bossi Fedrigotti,
I vestiti delle donne.
Come l’altra volta mi sono diretta con
congruo anticipo al convegno ed ho così avuto tempo per osservare le scintillanti vetrine dei negozi
e la varia umanità che frequenta questa località turistica.
L’età media si
attesta ampiamente oltre la mezz’età.
Con perfetta puntualità la scrittrice è
arrivata, confesso di non conoscerla e di non aver letto alcun suo romanzo.
E’
una piacevole signora, vestita casual, una confusa criniera bionda che sistema
in continuazione,
lo sguardo è sorridente ed i movimenti sono misurati.
Mi sembra
inizialmente un po’ troppo distante quasi altezzosa, ma in breve il discorso si
fa più colloquiale e personale.
Così si rivela cordiale e tutto sommato
semplice.
Le piace guardare le vetrine e osservare le toilettes delle altre
donne, confessa che spesso si sofferma anche a considerare
qual è il
compagno che le affianca.
Parla con affetto
dei suoi figli, adulti e lontani, con cui condivide la passione per lo sci.
Racconta della nascita, un po’ casuale e forzata di questo libro, quatto
racconti legati dal fil rouge della solitudine.
Sono storie che
nascono da situazioni reali, manipolate e reinventate,
le definisce “inventate
dal vero".
Seguono
alcuni interventi del pubblico, francamente troppo dotti, che richiamano gli
anacoreti ed i filosofi, ma lei riesce a riportare con garbo il discorso ad un
livello meno impegnativo.
Non credo di
leggere il suo libro, al momento, ma mi è piaciuta molto, e proverò a seguire
il suo forum sul Corriere, mi sembra una persona di buon senso ed equilibrata.
Anche per
oggi non ho sprecato del tutto il mio pomeriggio, ed è una cosa buona!
cibo per l'anima...lo chiamo io
RispondiEliminaè una cosa interessante e aperta conoscere dal vero gli scrittori, diciamo che si viene a contatto anche con la loro umanità e quindi forse poi si capiscono meglio i libri che scrivono...
Mi piace la tua definizione "cibo per l'anima"
RispondiEliminaInteressante e piacevole, che cosa desiderare di più?
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