domenica 29 luglio 2012

di nuovo tra i monti


Eccomi di nuovo in montagna, dopo una settimana di lavoro disperato siamo tornati dalla mamma per  la settimana di turno-compagnia. 
La casa cittadina comincia a prendere forma, ho lavato una quantità di bicchieri, piatti, tazzine, vassoi esagerata. 
Ma come si fa a d accumulare così tanta roba (molto spesso inutile)??? 
Ho messo le varie stoviglie nelle credenze, studiando spazi e utilità, non sono sicura di lasciare il tutto così ma per il momento va più che bene.

Oggi, per smaltire i ravioli ripieni di ieri sera, con il paziente consorte abbiamo deciso di fare una salutare camminata destinazione Malga Crel. 

Il sentiero è largo ed agevole, il dislivello modesto ma sono pur sempre quasi 4 km di cammino. Per noi, pigri cittadini, è un buon tragitto.
Dopo aver rigovernato la casa, fatto un’abbondante colazione, provveduto a rifornire il frigo di alimenti e la nonna di giornali siamo partiti di buon passo. Come previsto la salita è piacevole, il tempo ci aiuta con un bel sole ed un’aria frizzantina. 
C’è un grande affollamento, d’altra parte è domenica ed è la fine di luglio! 
Chiacchierando si cammina che è un piacere, camminando noi due soli si ritrovano la complicità e la condivisione che fanno di noi due una coppia serena e ben assortita.

Dopo una breve sosta nella malga, affollatissima da viandanti affamati, scendiamo tranquilli verso il paese, anche perchè di lontano si vedono delle nubi nere poco rassicuranti. Ma il tempo da queste parti, come molti sanno, muta troppo velocemente. 
Dopo pochi metri dal cielo scendono le prime gocce di pioggia e prontamente prendiamo dallo zaino le giacche ed allunghiamo il passo. 
La pioggia si fa via via più fitta, le gocce sempre più grosse,  eccheggiano sempre più forti i tuoni, si sentono le scariche elettriche dei lampi vicine, troppo vicine, in breve siamo sotto ad un’intensa grandinata. 
Scendiamo veloci sempre più bagnati, il sentiero non c’è più è diventato un torrente. Non abbiamo più un centimetro quadrato asciutto, scarpe, pantaloni, giacche, zaino …. tutto zuppo d’acqua. 
Pare di avere le pinne invece che le pedule.  
Arriviamo al paese in condizioni pietose, ma l’umore resta alto tanto a casa ci aspettano panni asciutti ed un buon panino, ma soprattutto un comodo divano dove poter riposare le umide membra e goderci lo spettacolo delle Olimpiadi! 


P.S. Ribadisco che io preferisco il mare!!!!!!

8 commenti:

  1. Anche io preferisco il mare, ma una settimana in montagna è comunque rigenerante. E poi quanto si mangia con piacere, dopo aver camminato!

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  2. Sai che mi e' capitata un'esperienza simile la settimana scorsa? Per fortuna non c'e' stata la grandine ma ho camminato 15 minuti sotto la pioggia e senza alcun riparo.. son arrivata a casa zuppa!!

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  3. a queste condizioni anche io il mare, ma possibile che non esista una via di mezzo^?

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  4. concordo pienamente con te ed infatti abbiamo preso una roulotte montana ahahahahah.....mah!

    Parto tra pochissimo ci si legge al mio ritorno perchè sarò senza web notizie.
    Bacioooo

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