Avrei voglia di raccontare, narrare le molteplici emozioni
di questi ultimi giorni di grande caldo, umidoso ed appiccicaticcio, che si
sono alternati con un paio di giornate da incorniciare, limpidamente fresche.
Ma la stanchezza è troppa e la concentrazione è assai difficile.
Vorrei dire di quanto sia soddisfatta della mia nuova casa,
in cui mancano ancora miliardi di cose ma ora è presentabilissima,
esprime
tanto di me … meglio di noi,
ce la troviamo a nostra misura accogliente e
comoda.
Vorrei dire di quanto sia difficile ascoltare il dolore, la
paura e la sofferenza, e di quanto ci si sente inutili ed inadeguati quando non
trovi le parole e non sai bene cosa fare.
Vorrei raccontare che ci sono posti che ti restano nel cuore e
ritrovarli dopo tanti anni provocano emozioni così forti che le lacrime
sgorgano senza ritegno.
Vorrei affermare che non si impara mai abbastanza a difendersi
dalle maldicenze e dalla superbia altrui, si diventa appena appena
impermeabili, quanto basta per dimenticare in un lampo ogni gratuita
sgradevolezza.
Vorrei dire che non ci si stupisce mai abbastanza delle
manie delle persone a tavola, sapevate che c’è qualcuno che quando mangia il
polpo scarta le ventosine dei tentacoli?
Vorrei confermare che le buone letture restano sempre le amiche più
fedeli e rassicuranti nei momenti di solitudine o di malumore.
Vorrei spiegare di quanto abbiamo assoluto bisogno di staccare anche
noi la spina dalla pesante routine ed anche se ormai manca davvero poco, sembra
sempre troppo, considerando gli impegni che ci aspettano nelle prossime due
settimane.
Domani ci aspetta l’ennesimo giro di furgone per riportare a
casa materassi, mobili, specchi, vestiti e finalmente le bici!!! Ci sarà da
mettere in ordine, lavare, pulire ecc ecc .
Intanto la cesta
dello stiro occhieggia laggiù ed io fingo indifferenza da due giorni.
Seguiranno i preparativi per l’arrivo del figlio irlandese
con morosa al seguito (ed anche consuocera, per non farci mancare nulla), i
preparativi per i pranzi con tutti i parenti ….
Mi auguro di non essere
sopraffatta da tutto questo superlavoro!
Qualcosa intanto ho detto, di questa mia estate assai
alternativa.
Ma il bello, lo so, deve ancora arrivare!
Beh però ricca davvero questa tua estate
RispondiEliminaIl tuo post è scritto con un espediente retorico (vorrei dire.. e infatti lo dico!)
RispondiElimina...il bello deve ancora arrivare...
RispondiEliminaeccerto tuo figlio è in atterraggio prossimo
;-)
dai che ce la farai a riposarti, tieni duro
Dai che poi ti aspettano delle vacanze fantastiche, ancora qualche tempo e poi parti!!!!
RispondiEliminacoraggio, un abbraccio!!!
Il bello di questa tua estate di.. fatica? è che tra poco arriveranno le vacanze e sarà ancora più bello farle quando gli altri saranno al lavoro.
RispondiEliminaE intanti goditi tantissimo il figliolo... irlandese.
Coraggio Margherita che tra poco ti riposerai, e poi quoto Paluca, troverai meno caos e più qualità ovunque.
RispondiEliminaun abbraccio anche da me :-)
RispondiEliminaIntensità. Questa è senza dubbio una delle caratteristiche del tuo scritto. Una vita che si rispecchia piena. Dove "pienezza" non sta affatto per termine negativo. Ma per straordinario metro di misura che, per altri, si riflette invece vuoto.
RispondiEliminaUn sorriso per la giornata.
^___^
quante cose cara... ed effettivamente, si. Da quello che racconti hai ancora tanto da fare... auguri
RispondiEliminaQuante cose . . . tra le tante, io sono una di quelle persone che toglie le ventose a tutti i tipi di polipo, sia quello grande, sia quelli piccolini, anche quelli che polipi non sono, ma hanno le ventosine! :-))))))))
RispondiEliminaCiao, Fior