venerdì 18 novembre 2011

partenza autunnale

Domattina prenderò un aereo per raggiungere la figliapiccola a Londra e trascorreremo qualche giorno con lei. E’ una pausa salutare, un breve giro in una città che non conosco e che non riesco ad immaginare. La mia immaginazione ultimamente non va molto forte in effetti. I piccoli e grandi problemi di ogni giorno, le mie ansie, le preoccupazioni hanno avuto ultimamente la meglio. Mi sa che ci vuole proprio.
Stamattina, andando al centro commerciale, ho percorso la tangenziale e ho notato come la natura si stia mettendo il suo abito invernale. La nebbia, seppur leggera, comincia a dare a tutto un’aria un po’ grigia e addormentata. Ci sono stormi di uccelli che si appollaiano sui cavi della corrente, svolazzano insieme e creano così dei ricami in continuo mutamento nel cielo. I colori degli alberi si stanno spegnendo. Le foglie ormai stanno scivolando a terra e lasciano i rami spogli.
Lungo il percorso i pensieri vagano senza una meta e l’autunno sta entrandomi nelle ossa.
Camminando tra le vetrine occhieggianti, illuminate e colorate ho osservato intorno a me. In questa città dove ormai vivo da sei anni, non trovo volti conosciuti, tutto mi resta estraneo e lontano. Sarà il mio vivere in perenne movimento tra qui e P., il fatto di non sentirmi mai a casa mia, l’ assenza di un passato, l’assenza di amici …. Cosa mi rende in realtà così ostile a questo luogo?
Forse è proprio meglio pensare alla prossima partenza, finire i bagagli (poca roba per carità la compagnia aerea low cost esige minuscoli trolley), concentrarsi sulle ultime incombenze e godersi l’attesa dell’incontro con il mondo anglosassone!


9 commenti:

  1. Però . . . un po' ti invidio questa facilità con cui parti! :-)
    Sono contenta per te, perché quando si cambia panorama, si sta con le persone a cui si vuole bene e si conosce un poso nuovo, sicuro che si sta meglio e si affronta il ritorno con un bel bagaglio di ricordi che ci fa passare sopra ai pensieri negativi! Almeno per un po'! ;-)
    Buon viaggio, resto qui, in attesa del tuo racconto al ritorno! :-)
    Ciao, R

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  2. Non conosco bene la tua storia nè perché tu ti sia trasferita in un'altra città, per cui magari saranno tutte cavolate, ma forse non ti trovi così bene perché nel tuo cuore continui a paragonarla alla tua città di origine e nel paragone quella nuova ne esce inevitabilmente sconfitta perché è diversa. Ogni luogo ha particolari pregi e difetti (come ogni persona del resto) e cercando i pregi alla fine si trovano.
    Buon viaggio!

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  3. Londra è una delle città che amo di più, sono curiosa di sapere che effetto ti farà.

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  4. cara, spero che l'aria di londra e soprattutto la vicinanza di tua figlia stemperino un po' questa malinconia e allontanino le preoccupazioni.
    e anche se non è la stessa cosa hai intorno a te tante amiche virtuali!
    buon viaggio :)

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  5. Immagino cosa debba essere vagare per una città che ti è estranea e immagino il senso di sradicamento. Ma la tua è una famiglia internazionale, i tuoi figli sono in Europa, probabilmente perché hai insegnato loro che la casa è il calore degli affetti che ci portiamo dentro e che la patria è il nostro cuore.
    Buon viaggio, a presto!

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  6. salutami la mia amatissima Albione che, vedrai, ti sedurrà...
    buon viaggio!

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  7. @maude chardin nella sua nuova città ci sono io...e tanto basta a renderla speciale:-DDD (meloscusino il momento di megalomania) ehehe

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  8. Gabibba, io verrei su solo per vedere voi due . . . poi, se ci scappa la visita per la città, va be', ma vuoi mettere incontrare voi! :-)))

    Ciao, R (una che di traslochi ne ha fatti così tanti che si trova quasi meglio qui nel web che in città! :-/ Ne potrei fare argomento per il nuovo blog )

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