mercoledì 14 novembre 2012

Perdono

«Quando una violenza, un’offesa è stata commessa, è irreparabile per sempre; può accadere che l’opinione pubblica richieda una sanzione, una punizione, un “prezzo” del dolore; può anche darsi che questo prezzo sia utile, in quanto indennizza, o scoraggia una nuova offesa, ma l’offesa prima resta, e il prezzo (anche se è “giusto”) è pur sempre un’offesa a sua volta, ed una nuova sorgente di dolore»
Primo Levi

Copio da un articolo letto sulla Stampa  citato da Widepeak  nel suo ultimo post, e tutto questo è altrettanto condivisibile, anche se ovviamente il contesto è assolutamente diverso e di portata mondiale. Ma proprio per questa sua specifica universalità mi permetto di riprenderlo per cercare di approfondire la mia riflessione. 


3 commenti:

  1. Ciao Margherita, come ho scritto anche da Wide, non penso che sia possibile perdonare tutto senza fare su se stessi una violenza anche peggiore.

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  2. non tutto è perdonabile e deve essere perdonato... si deve anche pagare per errori/orrori commessi con intenzione...

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  3. Anch'io sono una che fa fatica a perdonare, poi riesco, ma ci vuole molto tempo e la cosa deve sedimentare.
    Non me ne rallegro però, perchè penso che saper perdonare sia sintomo di maturità e saggezza.

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