La
mattina il risveglio è una magia, la luce del primo mattino accende i colori
degli alberi, del fiume che scorre tranquillo davanti alla nostra tenda, rimaniamo tutti incantati. Dopo una generosa
ed allegra colazione partiamo per una prima escursione in barca per vedere il
fiume e scoprirne i piccoli grandi segreti. Siamo nel delta dell’Okavango,
nella parte settentrionale, lungo il Linyanti L’ambiente è ricco di canneti
e ninfee che occhieggiano bianche tra il
blu dell’acqua ed il verde della vegetazione;
scorgiamo uccelli ovunque, rapaci ed uccelli lacustri, cicogne e aquile,
ma quello che più colpisce è la tranquillità e la serenità di questi luoghi, la
nostra barchetta dal fondo piatto silenziosamente ed agilmente si destreggia
nei canali ed ogni ansa, ogni spiaggia ci regala una sorpresa. Il giro è
relativamente breve, rientriamo presto al lodge dove ci godiamo la calma del
fiume e ci spupazziamo il piccolo Ettore di due mesi, figlio dei proprietari
che un po’ incoscientemente lo fanno crescere in quel luogo sperduto! (Questo
però è il pensiero di noi nonne dell’occidente).
Nel primo pomeriggio
attraversiamo il territorio circostante prima con una grande jeep ed
incontriamo antilopi, facoceri, impala, varani e possiamo renderci ben conto
del passaggio degli elefanti che sono peggio di Attila! Lasciano la terra
desolatamente brulla, i pochi tronchi rimasti sono come scarnificati e il rosso
della loro polpa rivela la vita che c’è ancora. La seconda parte della gita la
facciamo in barca seduti sul tettuccio superiore e qui non ci sono parole per
descrivere il nostro incontro con una quantità innumerevole di elefanti. Sono
piuttosto infastiditi dalla nostra presenza anche perché non ne sono abituati.
Diversamente dall’Etosha questo parco, Nkasa Lupala Park, è poco frequentato e
certi itinerari di visita sono utilizzati da pochissimo tempo.
Siamo letteralmente
circondati da un branco di enormi bestioni, che barriscono e sventolano
minacciosamente le grandi orecchie. Un’elefantessa prende vicino a sé il
proprio cucciolo con la proboscide e ci fa capire senza ombra di dubbio che lei
lo proteggerà sempre! Arriviamo anche a vedere qualche ippopotamo, una famiglia
di babbuini e dei bufali sulla sponda del Botswana. La strada del rientro è costellata da incontri
con gli elefanti che al tramonto vanno ad abbeverarsi al fiume, e sono tanti
davvero tanti. Anche questo tramonto sarà indimenticabile per i colori che il
sole ci regala.
La sera, dopo una doccia rinfrancante, ci godiamo un’altra
stellata da togliere il fiato e ci addormentiamo con il barrito degli elefanti
non proprio lontani.
La
mattina seguente purtroppo lasciamo questo piccolo eden e ci dirigiamo verso il
Parco Chobe. Percorriamo una lunga strada sterrata e, come dice la nostra guida
non c’è viaggio senza foratura, foriamo. Per fortuna siamo vicini ad un centro
abitato e in breve tutto il treno di gomme è sistemato. Siamo in riva allo
Zambesi che scorre pigro ed il caldo si fa sentire decisamente. Attraversiamo
la frontiera del Botswana ed arriviamo a Kasane, che è un’orrenda cittadina affollata
di negozietti di souvenir della peggior specie. In breve arriviamo al nostro
prossimo lodge che è a dir poco entusiasmante. Un giardino immenso raccoglie i
pochi bungalow che sono immersi nel verde, ci sono facoceri ed antilopi che
gironzolano liberi e per nulla intimoriti dalla nostra presenza. Siamo sulle
sponde del fiume e la natura è esplosiva. Alberi di mango, frangipane, bouganville,
sono tutti in piena fioritura perciò è tutto un tripudio di colori e profumi.
Ci
godiamo un tramonto di assoluto relax a bordo piscina, immersi nella frescura
del giardino, in compagnia degli animali che discreti ci guardano con
circospezione.
La
nostalgia comincia ad assalirci, sentiamo odore di rientro … ma non c’è tempo
per i pensieri, il programma prevede altre emozioni ed altre avventure.
Un
altro risveglio antelucano ci attende, alle 5,30 siamo tutti in piedi, un
grosso fuori strada ci trasporta all’interno del parco Chobe e sventolati dall’aria
gelida del primo mattino ci dirigiamo verso il fiume dove possiamo osservare la
fauna locale. Il panorama lascia davvero senza parole, l’immenso habitat del
fiume è occupato da mandrie di bufali, impala, elefanti, a perdita d’occhio.
Vediamo solo le orme del leone, anche
qui non siamo allo zoo e gli spazi sono immensi, i grandi felini si sono
diretti altrove, almeno così ci assicura il ranger che ci accompagna, e sono
troppo lontani per riuscire a raggiungerli e terminare il giro previsto. Ci
accontentiamo di vedere tutto il resto in particolare una gran quantità di
uccelli di varie dimensioni e di mille colori. Per le 9 siamo di ritorno e ci rinfranchiamo
con un’abbondante colazione. Ci dedichiamo per qualche ora all’esplorazione del
grande giardino del lodge e al relax, qualcuno legge, qualcuno recupera il
sonno perduto, qualcuno apprezza la fescura della piscina.
Nel
primo pomeriggio partiamo per l’ultimo safari nel Chobe , questa volta in
barca, alla scoperta del fiume e dei suoi abitanti. Mi è davvero difficile
enumerare tutti gli animali che abbiamo visto nel corso di questa gita,
tantissimi davvero tantissimi: aquile pescatrici, jacane, cormorani, cicogne, martin
pescatore, coccodrilli grandi e piccoli, babbuini, varani, bufali, ippopotami,
elefanti ( e tanti altri di cui non ricordo il nome)! Abbiamo navigato per 4
ore, instancabilmente il nostro accompagnatore ha cercato di portarci tra i
canneti e le tante isolette alla scoperta di angoli più belli e maggiormente
affollati. La prima parte della gita è stata caratterizzata da un sole caldo ed
implacabile che ci abbagliava e ci ha fatto sudare non poco. Abbiamo incrociato
un branco di ippopotami cui siamo sfuggiti a gran velocità, sono immensi e le
loro fauci non sono per nulla rassicuranti. Una sterminata famiglia di babbuini
neri ci ha degnato solo di qualche sguardo intenta com’era a pasteggiare con l’erba
di un immenso prato in riva al fiume. Un coccodrillo ha continuato a
riscaldarsi al sole con le spaventose fauci aperte mentre altri hanno continuato
a nuotare pigramente. Un cormorano è rimasto sul ramo con le ali aperte ad
asciugare. L’aquila pescatrice ha condiviso i rami di un grande albero con una
cicogna dal becco aperto. Intanto noi abbiamo continuato a stupirci e ad
ammirare tutta questa meraviglia. Poi poco alla volta la luce si è fatta più
tenue, le ombre più lunghe ed è cominciata la magia del tramonto che ci ha
fatto esplodere occhi e cuore. Per concludere in bellezza abbiamo incrociato un
branco di elefanti che hanno attraversato un guado proprio davanti a noi e le
loro silhouettes si sono stagliate sul cielo infuocato del tramonto, un
tramonto così bello nessuno di noi lo aveva mai visto. Una palla di luce incandescente
si è calata nell’acqua incendiando tutto l’orizzonte.
Le macchine fotografiche
scattavano all’impazzata fino a stordire gli stessi fotografi. E così storditi e
decisamente paghi rientriamo eccitati ed emozionati dalle luci, dai colori,
dalla scenografia perfetta.
La
malinconia ci attanaglia tutti, come faremo a ritornare alla quotidianità, al
grigio, all’autunno ormai alle porte? E le notizie dalla patria son quelle che
sono; migranti affogati, senatori decaduti ….. ma tant’è ogni avventura ha un
inizio ed una fine, sarà così anche per noi.
Ci
restano ancora le cascate di Victoria, un' ulteriore esplosione di vita e di
colori. Dopo aver varcato la frontiera dello Zimbabwe ci dirigiamo verso la
moderna Victoria Falls, un mondo decisamente diverso da quello che abbiamo
appena lasciato, costruzioni recenti, lunghe file di bei negozi costeggiano la
strada, alternandosi con qualche piccolo ed ordinato mercatino con prodotti
dell’artigianato locale. Dopo aver lasciato i nostri bagagli in albergo ci
dedichiamo ad una passeggiata ed all’ultimo shopping. Nel primo pomeriggio ci
dirigiamo a piedi verso le cascate. Sono imponenti e spettacolari, un agevole
sentiero percorre tutto il percorso panoramico ed è veramente impressionante la
grandezza e la portata di queste falls, anche se la siccità quest'anno ne riduce una
parte. L’orario è perfetto per vedere una quantità di arcobaleni, doppi,
singoli, completi ….. non ci siamo fatti mancare nulla.
La
serata si conclude con una cena al suono dei tamburi, in un posto piuttosto
turistico e rumoroso ma decisamente pittoresco.
L’indomani
prendiamo l’aereo e dopo 24 ore di viaggio rientriamo a casa.
Il
viaggio è finito.
La
Namibia è stata una meta indimenticabile, un viaggio praticamente perfetto, ci
portiamo a casa tanta armonia, tanti pensieri felici, tante risate e tante
riflessioni. Questa terra è una tavolozza con tutti i colori dell’arcobaleno e questi
per me sono i suoi colori : il rosso della corteccia dei tronchi spellati dagli
elefanti, l’arancione delle dune, il blu del cielo, il verde della foresta, il
giallo della savana, il nero della notte nella giungla, l’ocra delle donne
Himba, le mille sfumature del marrone delle antichissime montagne, il bianco
smagliante del sorriso dei bambini senza dimenticare tutte le sfumature di ogni
colore scorte sui dorsi degli animali, sulle pendici dei monti, nelle lagune e
nei fiumi.
Meravigliosa la foto del tramonto con la silouhette dell'elefante ! uno scatto molto bello!!
RispondiEliminaImpressionante la carellata sulle cascate.
Veramente una meta indimenticabile!!!
Da rifare !! ?? ;)
Non credo che se lo rifacessimo sarebbe così unico ed indimenticabile!
EliminaMa sei proprio sicura di non aver sognato?? ;)
RispondiEliminaCerto che no...però hai fatto sognare me: come mi piacerebbe un viaggio così!
Bellissimo il filmato con le cascate e il meraviglioso arcobaleno, ma sono le tue descrizioni che entrano nel cuore. Grazie ♥
Ancora oggi mi chiedo se è stato vero!
Eliminami sembra di essere un po' noiosa, ma non posso fare altro che ripetere che esperienza bellissima hai vissuto...concordo la foto al tramonto è da poster
RispondiEliminaE' diventata lo sfondo del mio desktop
EliminaChe viaggio meraviglioso! Devo leggermelo tutto e complimenti per le foto!
RispondiEliminaGrazie è stata un'esperienza molto forte ed importante!
Eliminail viaggio bellissimo , le foto pure, ma il tuo modo di raccontarlo lo rende ancora più vivido:-*
RispondiEliminaCara vicina sei sempre affettuosa .... ^_^
EliminaUn viaggio indimenticabile con scatti straordinari!
RispondiEliminaBellissimo blog, i miei complimenti!
Buona giornata da Beatris
Ho praticamente le lacrime agli occhi; questa immersione totale nella Natura, che descrivi così bene, tutte queste creature libere di correre e vivere nel loro habitat, tutte le piante, i tramonti, i colori... beh, lasciano senza fiato anche solo a raccontarli. Bellissimo.
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