martedì 14 giugno 2016

Lampedusa

Sono tornata, con tanta nostalgia. 

L'isola è bellissima, in giugno decisamente piacevole, 
poco affollata e la brezza fresca del mare 
mitiga la potenza del sole.

Il profumo del timo selvatico inonda le vie,
 il rumore del mare è sempre udibile. 
C'è poco traffico e gli isolani sono socievoli e sorridenti. 
I loro volti scavati dal sole si aprono spesso in sorprendenti sorrisi. 
Si mangia troppo e troppo bene. 
Mi è solo mancata la possibilità di nuotare perchè l'acqua è ancora 
decisamente troppo fredda, ma è limpida e trasparente. 

Abbiamo avuto sempre le giornate piene di emozioni e allegria.
Siamo riusciti a visitare l'interessante Mostra della Fiducia e del Dialogo ed il piccolo Museo Archeologico, ma soprattutto ci siamo soffermati all' Archivio Storico di Lampedusa, dove un cortese signore ci ha a lungo intrattenuti narrandoci dell'isola, dei suoi problemi, dei migranti. 

Ora siamo a casa, si sentono in lontananza i tuoni di quest'estate che qui non vuole arrivare. ma la mente torna alle spiagge bianche,
 al mare azzurro e trasparente, 
all'incontro con un posto di frontiera che non ti aspetti. 

La presenza dei migranti non si avverte, ma il disagio spesso ti prende, perchè tu sei arrivato in aereo, ti godi il sole ed i bagni, 
vivi senza orologio, ceni al ristorante 
e fai dei bellissimi giri in barca distesa 
sui materassini a prendere il sole. 

Loro passeggiano in piccoli gruppi silenziosi, 
un po' di libertà ad alcuni è consentita, 
si affacciano alla spiaggia affollata di ombrelloni, 
si sistemano lontano, discreti, 
sono vestiti con tute da ginnastica di taglie sempre troppo grandi, 
e sono giovani, giovanissimi. 
Guardano con incertezza il mare, da cui sono stati risparmiati. 
Poi così come sono arrivati silenziosamente se ne vanno. 
E tu resti lì a pensare alle loro mamme che lontanissime,  
stanno aspettando di sapere se i loro figli sono vivi. 

Ed è terribile. terribilmente ingiusto. 
Non sono schiavi, sono solo nati dalla parte sbagliata del mare. 

giovedì 2 giugno 2016

Giugno

Il mese di maggio è volato via con il suo carico di pioggia, 
con gli accenni di primavera e tante preoccupazioni.

E' arrivato giugno con il suo profumo di vacanza e d'estate, 
dovrebbero tornare le lucciole nel prato, le lunghe giornate calde, 
i vestiti sbracciati e freschi, i sandali e le unghie colorate,
 le finestre aperte ed il profumo di erba. 
Francamente mi sembra che manchi ancora molto 
vista la temperatura di stasera!

Allora che fare .... bisogna andare a cercare il caldo dove c'è già. 
Visto che l'anno di piscina è terminato e, 
dopo aver fatto l'iscrizione per il prossimo, 
non mi resta che mettere in pratica 
le nuove abilità e le performances raggiunte 
con costanza ed allenamento.


Per qualche giorno testeremo la temperatura a questa latitudine 
Buona vita!