lunedì 22 febbraio 2016

5 anni

Il 25 prossimo saranno trascorsi 5 anni da quando non ci sei più. 
Ma non è del tutto vero. 
Ci sei quando alzo lo sguardo dalla tastiera, mi guardi e sorridi. 
Ci sei quando mi infilo la tua vestaglia blu, quella di pile, calda anche se ormai un po' lisa, sento il tuo tenero abbraccio.
Ci sei quando i pensieri si fanno contorti, mi suggerisci di respirare a fondo e di guardare dentro al mio cuore.
Ci sei quando percorro l'autostrada da sola verso casa di mamma e mi accompagni con la tua prudenza.
Ci sei quando mi arrabbio, perchè mi accendo come facevi tu e 
saperlo mitiga la mia ira.
Ci sei quando guardo il mare soprattutto se c'è vento 
perchè l'aria salmastra profuma di te.
Ci sei se vedo le montagne perchè eri la mia roccia, e lo sei ancora.
Ci sei se cammino in campagna perchè di strada insieme ne abbiamo fatta e le nostre chiacchiere risuonano sempre nella mia mente. 
Ci sei quando viaggio perchè capita sempre che si finisca di parlare di te, di quanto eri curioso ed infaticabile.
Ci sei quando ascolto la musica perchè il piacere dell'armonia me lo hai insegnato tu. 
Ci sei quando guardo un bel quadro perchè anche questa è una passione che mi hai trasmesso. 
Ci sei nei momenti delle scelte importanti perchè il tuo esempio mi guida.
Ci sei sempre dentro il mio cuore e prima di fare qualsiasi cosa mi chiedo cosa ne diresti tu, e la risposta silenziosamente arriva. 

E' vero il dolore è meno straziante, la vita è andata avanti , 
sto facendo del mio meglio per non perdere la strada che mi hai indicato, l'esempio che mi hai lasciato ma se potessi farmi una sorpresa 
e per un giorno, anche solo un'ora, 
tornare ne sarei davvero tanto felice 
come in questa foto scattata più di 30 anni fa 

venerdì 5 febbraio 2016

Montagne russe

Lentamente il carrettino sale lungo la cremagliera e poi arrivato all'apice si tuffa a fortissima velocità lungo le rotaie in spaventevole pendenza, iniziano alla fine le curve, i tornanti e infine si risale, si ridiscende con avvitamenti e sobbalzi.... lo stomaco arriva a vedere la luce del sole, ma l'adrenalina è a mille, un vento furibondo spettina, la forza centrifuga ti spinge verso il vuoto.... finirà? Sì, finisce e non sai bene dove sei e se sei tutt'intero.

Un breve riassunto degli ultimi giorni.

Forse è meglio prendersi una piccola pausa, rimettere i piedi per terra e baciarla come fossi il Papa, con gratitudine e devozione.

Riusciranno i nostri eroi a riprendersi da tutte queste emozioni?

Le giornate sono più lunghe, i tramonti sono spettacolari, si respira quasi aria di primavera e la speranza è sempre l'ultima a morire.

Tirem innanz.....