venerdì 30 novembre 2012

Come gocce di sale e di vento


Me lo ha consigliato Cautelosa e dopo averlo pazientemente atteso dalla biblioteca, 
mi è arrivato e l’ho letto d’un fiato.
Era tanto che non mi succedeva. 
E solo dopo aver letto l’ultima parola mi sono accorta che era finito e non avrei conosciuto il futuro delle protagoniste.


E’ una storia tutta al femminile, di madri, figlie sorelle, cognate, nipoti. 
Le loro storie si intrecciano e si scontrano all’ombra di un cottage di pietra e legno in riva all’oceano, nel Maine. Sarà perché da quelle parti ci sono stata da poco, sarà perché tra i miei sogni nascosti nel cassetto c’è quello di possedere proprio una casa in riva al mare, sarà perché le storie di quelle donne mi ricordavano altre figure femminili a me vicine ….
 Mi sono proprio immersa nelle loro vicende.

"Vivere significava cogliere delle occasioni che valeva la pena cogliere. 
Amare poteva essere un errore, ma valeva la pena commetterlo".

"Loro non hanno niente in comune

tranne il fatto che 
sono una famiglia." (J.C.Sullivan).


 L’ho trovato decisamente godibile,
 forse non un capolavoro ma mi sento di consigliarlo a mia volta.

mercoledì 28 novembre 2012

Breve vacanza


Eccomi tornata! 
La breve escursione a Dublino è stata una piacevole pausa dalla quotidianità, ho avuto freddo, tanto freddo, ma il cuore è sempre stato caldo e l’umore alto vista soprattutto l’affettuosa compagnia e l’ottima ospitalità 
del figliolo e della sua amata. 
La città ormai la conosciamo abbastanza bene perciò non abbiamo fatto i turisti, a parte una visita alla Cattedrale di St.Patrick che le altre volte non eravamo riusciti a vedere. 
Il primo giorno complice un tempo a dir poco spettacolare siamo andati a Howth a camminare sulle scogliere, in realtà la passeggiata non è stata molto lunga visto che il sentiero era molto sdrucciolevole per il fango, ma il panorama era fantastico. 

La giornata è serenamente proseguita tra chiacchiere e piccole spese in un clima di affettuosa familiarità. La sera siamo stati a cenare in un pub, circondati da ragazzi ed assordati dalla musica 
(decisamente un c’abbiamo più l’età) 
ma è stato un modo per condividere qualche scampolo di vita 
con quel nostro figliolo così lontano. 
Il giorno seguente siamo stati allo stadio Aviva per una partita 
di rugby tra Irlanda e Argentina. 

Per me è stato un tuffo nel passato (quarant’anni fa) ed è stato davvero bellissimo. Ho fatto la ola, ho cantato, ho esultato insieme a quarantamila persone. Forse nei primi cinque minuti mi sono sentita un po’ scema poi l’entusiasmo ha avuto la meglio e mi sono lasciata andare, sfogando tutta la mia allegria. Non c’erano cordoni di polizia in tenuta antisommossa, nemmeno cori di insulti, solo applausi e tensione sportiva, 
lo sport vissuto per quello che dovrebbe sempre essere: 
un momento di divertimento !
La penultima  giornata l’abbiamo dedicata al passeggio in centro, girovagando senza meta, tra le vetrine già addobbate per le prossime festività, tra mercatini un po’ improvvisati e tra tanta gente vestita con un abbigliamento decisamente poco adatto al periodo ed al vento che non ha mai smesso di scompigliare le mie sempre disordinate chiome. 

Purtroppo sono arrivate anche le nuvole cariche di pioggia che ci hanno costretti ad un rapido rientro.  
Il giorno della partenza è arrivato in un baleno ed è rimasto solo il tempo per una bellissima passeggiata di circa cinque chilometri fino all’Orto Botanico, a passo svelto il consorte ed io ci siamo diretti in solitaria verso questo posto che io amo in modo particolare, vista la stagione abbiamo visitato solo le serre delle orchidee e delle piante tropicali e grasse.


E’ stata un’immersione nel verde che mi ha soddisfatto proprio. Poi l’aereo quasi deserto ci ha riportato in Italia dove abbiamo trovato tanta pioggia ad attenderci, e pure tante cose da fare per prepararci alle prossime feste quando ci ritroveremo di nuovo tutti insieme e sarà davvero festa! 

mercoledì 21 novembre 2012

dublino

Domani si vola a Dublino


buon fine settimana a tutti! 
Per festeggiare il compleanno del pater familias andremo a vedere una partita di rugby 
(almeno non è calcio!!!)


e la prossima settimana torno! 

sabato 17 novembre 2012

dal parrucchiere


Entro dal parrucchiere, 
c’è gente, due signore sono sedute sul divanetto, 
una si alza e ….. mi cede il posto.

 L’altra per non far sorgere dubbi sulle vere intenzioni della prima signora si affretta a dirmi che è giusto che le signore di una certa età si possano accomodare.

Oggi la mia autostima è finita nel lavateste…….

credevo.....

invece sono già così.....

mercoledì 14 novembre 2012

oggi sto così


Perdono

«Quando una violenza, un’offesa è stata commessa, è irreparabile per sempre; può accadere che l’opinione pubblica richieda una sanzione, una punizione, un “prezzo” del dolore; può anche darsi che questo prezzo sia utile, in quanto indennizza, o scoraggia una nuova offesa, ma l’offesa prima resta, e il prezzo (anche se è “giusto”) è pur sempre un’offesa a sua volta, ed una nuova sorgente di dolore»
Primo Levi

Copio da un articolo letto sulla Stampa  citato da Widepeak  nel suo ultimo post, e tutto questo è altrettanto condivisibile, anche se ovviamente il contesto è assolutamente diverso e di portata mondiale. Ma proprio per questa sua specifica universalità mi permetto di riprenderlo per cercare di approfondire la mia riflessione. 


lunedì 12 novembre 2012

e se...

Quanto tempo sprechiamo a guardarci in cagnesco, a perderci dietro a futili litigi, a rinvangare torti che crediamo di aver subito! 
Oggi guardandoci negli occhi e soprattutto parlandoci, spiegandoci con chiarezza e sincerità, ho capito che noi ne abbiamo davvero sprecato troppo. 
Forse se cercassimo di far pace proprio con i nostri più prossimi, la vita sarebbe più semplice.
O sbaglio? 

immagine presa dal web

venerdì 9 novembre 2012

Dal medico

Oggi pomeriggio nell'anticamera del medico di famiglia.
Un nonno parla con il nipote :
Sai ho fatto i controlli tutti gli anni ed il dottore mi diceva di tornare dopo 12 mesi, l'ultima volta mi ha detto di tornare dopo 3 mesi ed allora mi sono preoccupato, infatti eccomi qua e mi hanno trovato quella roba, ma sai, ho 81 anni e non ho paura di morire solo quella di tribolare...
Il nipote tace e gli sorride.

mercoledì 7 novembre 2012

libreria


Questa mattina il consorte, nonostante la mia strenua resistenza dovuta alla repulsione per gli scatoloni che mi  affligge da un po’, ha deciso che era ora di cominciare a riportare in casa i libri. 
Per il momento ha fatto tre giri con il carrellino carichi da quattro scatoloni ciascuno, per un totale di dodici pesantissimi imballi!
In un primo momento li ho guardati con estremo disgusto, poi poco alla volta, man a mano che cominciavo a prenderli in mano mi sono resa conto di quanto mi mancassero. Li ho spolverati per benino, con un panno appena umido ho pulito le copertine, lucidato i dorsi, li ho divisi e sparsi per il soggiorno, cercando di trovare un ordine o un principio per sistemarli. 
Ho preferito dividerli per autore cercando di suddividerli per genere. 
Ho dovuto anche scegliere quali lasciare nelle scatole perché tutti non ci stanno, visto che la rimanenza in garage è ancora cospicua. 
Mentre li sistemavo ripassavo mentalmente le storie, cercando di ricordami trame e personaggi. 
Quanti amici ho ritrovato! Silenziosi ma ricchissimi.
Adesso sono lì, ordinatamente sull’attenti, in attesa dei loro compagni. 
Ed io, dimenticata ogni stanchezza, li accarezzo con lo sguardo e non smetto mai di ringraziarli per la compagnia che mi fanno e per tutto quello che mi hanno insegnato.
Per non essere un’ingrata ho chiesto al mio cortese compagno di portarmi su anche un po’ d musica, e così anche una parte dei cd ha ritrovato la via di casa.
Si legge meglio con un buon sottofondo musicale! 


immagine presa dal web

giovedì 1 novembre 2012

Novembre


Ottobre ormai è terminato e il nuovo mese di novembre si presenta con una pioggia torrenziale, un freddo inusitato e il buio che arriva sempre più presto. Decisamente il mio umore ne risente. 
Cerco di non pensare, ma le mie ansie si presentano lasciandomi piuttosto abbattuta. 
Per evitare di pensare troppo e per riempire le mie giornate di faccende diverse da quelle domestiche, al ritorno dal nostro viaggio, ho ripreso l’attività fisica con costanza, ho ricominciato la scuola d’inglese e pagato il corso, ho dato la mia disponibilità in parrocchia per un pomeriggio di sano volontariato.

Oggi, come ogni mercoledì ho ottemperato al mio impegno di “volontaria volonterosa” (come dice Cautelosa). 
In una specie di scantinato delle signore con i capelli d’argento si dedicano a raccogliere alimenti, capi di vestiario, articoli per la casa e quant’altro per offrire un aiuto alle famiglie che ne hanno bisogno. 
Dirige il tutto, con un’ energia inesauribile ed una dedizione assoluta, Maria Teresa. E’ una donna dagli occhi buoni e la voce grave, l’andatura è incerta per dei disturbi alle gambe, ma i suoi obbiettivi sono chiari e concreti. 
Ci sono anche Graziella al reparto scarpe e gonne, Marilena ai pantaloni, Bertilla all’abbigliamento femminile, Giancarla a quello maschile, Maria allo smistamento generale. 
Ce ne sono altre che vanno e vengono, a seconda degli impegni familiari. 
Il lavoro è tantissimo, i sacchi dei vestiti vanno svuotati, si devono controllare le condizioni degli abiti, dividerli per taglia, pesantezza, genere. 
Di solito per il venerdì  bisogna preparare i sacchetti degli alimentari, con pane, riso, pasta, tonno, olio, uova, zucchero, biscotti, latte. 
In queste ultime settimane non è stato possibile distribuire alimentari, non ce n’era abbastanza per tutti, non ci sono soldi per acquistare le derrate necessarie, non c’è gente che porti alimentari o scatolame in genere. 
E la fila fuori è sempre più lunga.

Partecipare al lavoro di queste signore è facile e piacevole perché sono teneramente disorganizzate ma hanno tutto sotto controllo, fanno e disfano i loro sacchi, gli scatoloni, le borse, ma non manca mai il sorriso, sono spiritose, a modo loro, e soprattutto pur coscienti che il loro sforzo è una piccola goccia in un mare di disperazione, non demordono e freneticamente come una colonia di formichine raccolgono, selezionano stipano 
per condividere al meglio ogni cosa.
Ogni tanto è utile toccare con mano le vere difficoltà.

Ecco come non penso più che è arrivato pure novembre! 


immagine presa dal web