venerdì 30 maggio 2014

Sono esperienze!

In previsione dei prossimi sponsali che mi vedranno coinvolta come mamma(putativa) dello sposo mi sto preparando al meglio. 
La sarta sta sistemando l'abito sciccoso assai, le scarpe con un vertiginoso tacco 7 mi attendono nella bella scatola nera 
(dovrei indossarle in casa ma non è mai il momento), 
la pochette in tinta è stata preparata, 
l'appuntamento con la parrucchiera per rinfrescare taglio e mèches è fissato per la prossima settimana, l'estetista per mani e piedi ingaggiata, 
sono stata anche dal dentista per la pulizia semestrale, 
che manca... le calze le ho comprate oggi, insomma è tutto pronto. 
Stamattina però mi sono guardata allo specchio ed ho riflettuto sul trucco che dovrò fare per avere un aspetto luminoso e gioioso. Visto che il fondotinta è da escludere per via del caldo resta l'opzione "lampade".
Così per la seconda volta in vita mia sono andata ad abbronzarmi artificialmente. E' stata un'esperienza esilarante. 
8 minuti nuda come un verme con indosso solo un paio di buffi occhialini protettivi dentro una cabina luminosa rumorosa calda e con la musica! 
Come si fa ad ascoltare la musica restando fermi? Io non ci riesco e così ho ballato, forse è meglio dire ballonzolato da sola e nuda. 
Ho perso anche la cognizione del tempo, ed io che senza occhiali non vedo una cippa, ad un certo punto mi sono pure vista arrostita, 
perchè non avevo la più pallida idea di come fermare quella macchina infernale. .
Per fortuna le luci dopo gli 8 minuti d'ordinanza si sono spente e son potuta ritornare ad essere una persona dabbene e pure senza scottature. 
Mi aspettano un altro paio di 8 minuti così. 
Divertenti non c'è che dire. 
E sarò perfetta!

martedì 27 maggio 2014

La sedia della felicità

Ci siamo seduti senza alcuna aspettativa, visti i deludenti film visti ultimamente, e invece ci siamo alzati con il un sorriso, 
abbiamo assistito ad una rappresentazione lieve e soprattutto allegra, 
in cui il sorriso è il carattere predominante. 
L'ultima opera di Carlo Mazzacurati è davvero un film piacevole. 
E' la strampalata storia dei tre protagonisti, un'estetista, un tatuatore ed un prete, carichi di debiti, che cercano un tesoro nascosto nell'imbottitura di una sedia. La loro ricerca si dipana in territorio veneto, da Jesolo a Padova da Verona a Trento. E' una divertente caccia ricca di colpi di scena e di avventure sempre divertenti e mai banali. 
I due protagonisti Valerio Mastandrea e Isabella Ragonese sono molto bravi, partecipano tantissimi attori (Albanese, Bentivoglio, Citran, Marzocca, Ricciarelli, Vukotic, Orlando, Cremona) più che bravi che hanno piccolissimi camei. Menzione a parte merita l'interpretazione di Battiston che è bravissimo nella parte di un prete decisamente sopra le righe. 
Mi piace l'idea che Mazzacurati abbia voluto salutare con quest'opera spensierata, dove la gioia di vivere sprizza da ogni fotogramma , gli rende onore. E' un regista evidentemente allergico alla retorica che senza far finta che le cose brutte non esistano riesce a raccontarle con una tale leggerezza che tutto appare meno cupo. 


mercoledì 21 maggio 2014

nostalgia

Cerco di fare eco alle parole dell'amica Patrizia , anche a me manca molto il mondo-blog. Mi mancano le quotidiane letture degli aggiornamenti, delle notizie, dei pareri e di tutto quello che si racchiude in questo piccolo grande mondo. Ora c'è troppo silenzio ed io per prima aggiorno poco. Peccato ! Rinasceremo come minuscola comunità? Che poi tanto minuscola non era. C'era chi scriveva dall'Italia, dall'Australia, dall'Inghilterra, dall'Olanda. Tante vite si intrecciavano e ci si sentiva meno soli. Soprattutto c'era un modo cortese di porsi, senza andare troppo fuori dalle righe, con tolleranza e comprensione. 
Chissà Patty, speriamo! 

lunedì 19 maggio 2014

pensieri e parole

Le cose belle continuano ad accadere, è un buon momento e me lo godo tutto. Affronto con maggior serenità i problemi che come a tutti accadono, cerco di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, mi sforzo di accettarli come eventi ineluttabili ma non insuperabili.
Aleggia nell'aria un bel po'd'invidia per la mia libertà e per la serenità. Questo mi disturba non poco ma cerco parimenti di non curarmene troppo. 
Chi si rode, lo faccia pure è un problema suo, io non riesco a sentirmi in colpa se sto vivendo un buon momento della mia vita. 
La serenità è una conquista che si raggiunge attraversando spesso
 dolori e sofferenze che ti segnano e ti insegnano a vedere bene 
quello che è davvero importante, 
perciò ora cerco di vivere ogni momento bello intensamente e in allegria.

Io fin qui ci sono arrivata 

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Oggi mi sono imbattuta nella lettura delle dichiarazioni di Veronica Lario :

"Ho quasi sessant'anni, probabilmente secondo gli attuali canoni ossessivi non sto invecchiando bene, non mi curo del mio giro vita o delle rughe sul collo. È un motivo sufficiente perché un giornale consideri invecchiare una colpa? È un motivo sufficiente per suggerirmi il ricorso al chirurgo estetico, suggerirlo a me e, deduco, a tutte le mie coetanee? Non sono una figura pubblica, non sono più sposata con un presidente del Consiglio, tra l'altro lui non è neppure più presidente del Consiglio. Che cosa vogliono? Aggiungo: quale esempio diamo alle sedicenni che oggi chiedono come regalo di compleanno la liposuzione? È una società sempre più ipocrita. Da un lato condanna l'anoressia e finge di promuovere le modelle curvy. Dall'altro, colpevolizza chi, dopo i 50 anni, col suo giro vita rotondo convive serenamente".

Queste parole devo ammettere che mi sono piaciute, non tanto perchè così posso compiacermi del mio giro vita troppo abbondante o delle mie rughe, ma perchè anch'io non voglio considerare l'invecchiare una colpa. Mi vedo ogni giorno con qualche segno in più, la pelle non è più fresca come una volta, le mani sono doloranti per un po' di artrosi, le ginocchia ed il collo cigolano ma ho dalla mia tanta esperienza che in certi momenti mi rendo conto sconfina con la saggezza (poca per carità) ma sono ancora curiosa, riesco a stupirmi, ad emozionarmi; ho voglia ancora di conoscere cose nuove, di leggere, di cantare, di imparare cose nuove ... mi sento viva anche se non più giovane. e me ne vanto! E se questo vuol dire invecchiare non è proprio una cosa per cui mi devo sentire in colpa ma solo andarne orgogliosa.

lunedì 5 maggio 2014

Cose belle

Quando attraversiamo i giorni tristi essi ci sembrano interminabili ed il senso di pesantezza e di fatica che ci accompagna li rende se possibile più duri.
Poi ci sono periodi in cui anche le lavorate più intense si scordano subito perchè veniamo fagocitati da altri avvenimenti che ci distolgono dallo sforzo e la nostra mente viene occupata da nuove mete e nuovi obiettivi.
La vita così la senti viva e ti senti utile, le ore ti sfuggono tra le dita e non bastano mai.
Ma arrivi in fondo alla giornata con la netta sensazione di aver fatto il necessario e l'agenda del giorno dopo pur affollata di impegni la leggi con compiacimento e soddisfazione.
Così si cammina e si va avanti, tutti insieme, continuando a trovare piccole e grandi soddisfazioni anche nell'affanno e nelle difficoltà.
Sono giorni così, intensi, affannati ma ricchi di affetto e fiducia.
E così anche se parecchio stanca e stordita dai tanti impegni, non posso far altro che essere contenta!