mercoledì 29 febbraio 2012

Momenti

Non sono una persona “criptica” anzi… di solito mi definiscono come 
 una rana dalla bocca grande ^_^ 

Mi si legge in faccia quello che provo o lo si intuisce facilmente tra le righe dei miei pensieri. Quando lo sconcerto è troppo grande, ho imparato, e gli anni servono anche a questo, ad attendere e riflettere. 
Se la sensibilità di qualcuno è a rischio, cerco di proteggerlo e soprattutto di comprendere. Non sempre, a dire la verità quasi mai, ci riesco all’istante ma penso ed i miei pensieri  lentamente mi aiutano a sbrogliare le matasse complesse.

Se uno va a ravanare nel passato, può succedere che i ricordi lo assalgano e come ondate ripetute gli diano la sensazione di affogare. A questa sensazione di soffocamento si può reagire in tanti modi, la via più facile è prendersela con gli altri. Lo si fa in maniera esagerata e scomposta. Di solito si riesce a fare male, un gran male a quelli che son presi di mira ingiustamente.

A queste sfuriate non ero preparata, soprattutto perché si stanno ripetendo da un po’. Non ero preparata perché credevo fosse una mia prerogativa quella di rabbuiarmi, di fare la permalosa, di offendermi…. 
Ora ho capito che non è una mia esclusiva!

Poi stanotte ho sognato il mio papà, mi ha abbracciato forte 
come solo lui sapeva fare, 
non ricordo cosa mi ha detto so solo che mi sono risvegliata serena. 


Ero sicura che le cose si sarebbero messe a posto, o almeno avrei capito. 
E così è stato. 
Ho compreso il perché di tanta rabbia, del pesante disagio che ci avviluppa. 
E’ stato come spalancare le finestre al sole. 
Tutto resta uguale ma illuminato dalla luce fa meno paura.

Cercherò di essere più lieve, di migliorare il mio carattere istintivo e diretto, di smussare qualche spigolo e affrontare insieme con comprensione maggiore le prossime giornate dedicate allo smantellamento della casa che era la vostra e che abbiamo deciso di far diventare nostra.
Perciò resisto e non desisto.

martedì 28 febbraio 2012

senza parole

E se la realtà è così difficile che ti pare di non riuscire più ad affrontarla 
è più giusto desistere o resistere? 

lunedì 27 febbraio 2012

mi preoccupo un po'


Oggi pomeriggio sono andata al cinema, il film non mi ha entusiasmato,

è il racconto della vita del fondatore, direttore e padrone dell'FBI, Eastwood ha portato sullo schermo la solitudine di un uomo che ama il suo lavoro sopra ogni cosa perdendo di vista quello che conta davvero; la sua affettività è divisa tra un amore morboso per la madre e quello represso per il collega. Tutti sentimenti che lo rendono un uomo solo,  incapace di apprezzare e conoscere un affetto sincero. Il racconto si svolge attraverso una serie di salti temporali che ho faticato non poco a seguire e poi con stupore mi sono accorta che stavo osservando con eccessiva attenzione e spirito critico le piastrelle dei bagni,
 il legno dei pavimenti….sto andando in overdose?


sabato 25 febbraio 2012

Alfabeto

L'ho trovato da Migola  e ho provato a vedere cosa ne veniva fuori, un'associazione d'idee in libertà e senza troppe pretese. 


A come attesa paziente e costruttiva, quella carica di fiducia e speranza, quella che ti aiuta ad apprezzare ancora di più quello che aspetti.
B come bambini che ridono e ti sorprendono, che riescono a non farti pensare, che hanno tutto il futuro davanti e tutto possono ancora.
C come cappello, che è quella cosa che non metto mai, perché mi prude e che però sta tanto bene agli altri.
D come desideri, qualche volta si realizzano altre volte restano tali
E come esperienza che accumuli giorno dopo giorno, anche se non te ne accorgi
F come fiducia che alle volte viene meno o è mal riposta, si impara a darla con parsimonia e ad averla con moderazione
G come gelato perché mi piace e non vedo l’ora che arrivi l’estate per essere autorizzata a mangiarlo.
H come handicap che alle volte è pure una marcia in più.
I come invidia che mi raggela e impaurisce.
L come libertà che è correre in riva al mare, camminare con la testa vuota da pensieri, respirare a pieni polmoni il profumo di buono del bucato steso al sole.
M come mamma che ce n’è una sola (alle volte per fortuna!)
N come noia che genera pensieri cupi e azioni pericolose
O come ortensia perché è un fiore che mi ricorda la Bretagna e la Normandia.
P come papà che da un anno non c’è più e mi manca.
Q come quaderno dove scrivo le mie impressioni e che non legge nessuno.
R come ricordi che mi riportano al passato, indietro nel tempo che non c’è più.
S come sorriso quello aperto e sincero delle persone buone, che non hanno bisogno di parole per farti capire che ti vogliono bene.
T come tradimento che è una forma di bassezza e meschinità insopportabile.
U come urlo, quello che ti fa sfogare la rabbia e il dolore, magari è un po’ teatrale ma ci sta!
V come  vendetta che non riesco mai a mettere in atto … perdono prima o mi dimentico
Z come zanzara che se ce n’è una in giro so per certo che verrà a beccare me 


giovedì 23 febbraio 2012

richiesta d'aiuto di un amico

Ciao , ti disturbo solo per qualche minuto. Ti ringrazio delle numerose mail divertenti che mi hai sempre mandato, ma ultimamente non le apro più. Troppe preoccupazioni mi pesano in cuore e non sono più nell'animo di leggerle.
Mi rivolgo a te perchè sei in contatto con molte aziende e spero di trovare un piccolo varco. Dalla fine di questo mese sono senza lavoro e mi trovo in un momento di vita terribile. L'azienda con cui lavorarvo a xxxxx ha chiuso da qualche mese (il proprietario è scappato all'estero) e ho avuto successivamente qualche cocopro per miei clienti che mi ha fatto campare, ma ora non trovo proprio nulla. Non ti dico quante mail e telefonate che ho fatto da miei vecchi clienti e ditte ex concorrenti della mia, ma tutti sono chiusi a riccio o comunque non mi offrono alcuna garanzia seria. Ho provato ad appoggiarmi a società di ricerca sia per mail che di persona senza alcun minimo risultato e sto vivendo un momento a dir poco tragico. Non ho paura di fare 12/14 ore di lavoro al giorno, nè di sporcarmi le mani in officina o di dover spostarmi in giro per il mondo, ho una grande esperienza nel mio ambito ma purtroppo non ho una laurea nè sono mai stato dipendente e questo è il blocco che trovo nella ricerca di un posto. Non ho mezzi per avviare una nuova officina e poi il momento lo sconsiglia.
Questa mail non fa ridere, anzi, ma spero che tu abbia la cortesia di coglierne la seria importanza e in qualche modo darmi speranza.
Ti allego un curriculum che desidero tu legga sperando che possa interessare qualche azienda tra quelle che conosci.
Scusami per la confidenza fatta ma sei l'unica persona tra i vecchi amici che forse è un pò dell'ambiente.
Salutami tutti a casa.

Questa e-mail è vera e reale, chi l'ha scritta lo conosco, fino ad ora credevo fosse un professionista affermato e, visto che ha la mia età, fosse al riparo da questo tipo di problemi. Sono rimasta interdetta e preoccupata nel leggerla. Direi che il primo sentimento che ho provato è stato quello di paura. Paura perchè è un padre di famiglia, perchè è lucidamente disperato, perchè le ha già provate tutte ed ora comincia ad avere paura anche lui. 
Leggo la solitudine di quest'uomo, la sua disperazione e la coscienza di quante poche siano per lui le chances. Ma non si arrende e spero riesca a tener duro fino a quando non riuscirà a trovare qualcosa di dignitoso e sicuro. 


martedì 21 febbraio 2012

Doni

Alle volte accadono cose che non ti aspetti, 
che ti danno la misura degli affetti, 
che ti aiutano a rifiatare 


un biglietto ferroviario per trascorrere un fine settimana a chiacchierare con la tua migliore amica non ha prezzo! 

E se è un regalo è una perfezione!

lunedì 20 febbraio 2012

1 CLICK DONATION by L'angolo di White B. di Fondazione Maruzza

Non si può passare sopra perciò invito tutti ad andare qui e partecipare!

CI STATE??
Aiutiamoli!!! Basta un semplice click!!!
I BELIEVE THAT CHILDREN ARE OUR FUTURE …cantava Whitney Houston

venerdì 17 febbraio 2012

settimana di pensieri


E’ stata una settimana di pensieri ! 
Si avvicina il fine settimana e avrei voglia di poterlo passare a letto, sotto il piumone, magari con qualche linea di febbre così da essere esentata anche moralmente da qualsiasi attività casalinga e non. 
Invece si trotta.


Ho pensato che la nostra vita è come un grandissimo puzzle, noi tentiamo di trovare le tessere giuste per comporlo ma è molto difficile e comunque le tessere sono piccoline ed il lavoro procede pian pianino. 
Grande virtù perciò la pazienza che ci consente di sopportare i tempi lunghi di ogni crescita o accadimento. 
Come il pane lievita lento ed ha bisogno dei suoi tempi anche i nostri progetti molto spesso richiedono tempo, 
molto tempo per arrivare a compimento.



Una di queste mattine ho letto questa frase :
 L’arte di essere saggi è l’arte di capire a cosa si può passare sopra (William James)

Non sono particolarmente esperta in quest’arte anzi, mi arrabbio facilmente e mi offendo subito, me la prendo per uno sguardo in tralice o per un commento che ritengo troppo pungente.
 Decisamente dovrei imparare a passare sopra alle critiche, alle osservazioni , ai commenti, alle distrazioni, al disinteresse. 
 Potrei vivere più serena se mi curassi più di me stessa e meno degli altri. (con questo pensiero stampigliato nella mente a lettere di fuoco mi appresto ad affrontare la giornata di domani e l’incontro tanto sgradito)



Questa settimana mi sono impegnata a pensare ed immaginare mobili, frigoriferi, suppellettili, water, bidet ed ora sono un po’ confusa. 
I nostri progetti casalinghi cominciano a prendere forma, soprattutto hanno preso forma gli scatoloni n. 1, 2, 3, 4 
(primi di una lunghissima serie) e sono stati portati in soffitta. 
Il consorte ha cominciato (udite, udite!!!) a far ordine nei garage ed ha pure fatto i primi giri in discarica!


Un giorno o l'altro sarà così!!!!
Un passo avanti all’altro e … si arriva alla meta! 

P.s. Tutte queste foto le ho prese dal web, come quasi sempre faccio.
Sono sempre pronta a toglierle, basta avvisare.

finisce

Ma finisce questa eterna settimana?
Mi mancava giusto l'incontro con la pessimacognata per sabato per completare il quadro....è irrilevante lo so ma quando è troppo è troppo.
Mi sa che sabato mattina invece del caffè prenderò un buon cordiale.

martedì 14 febbraio 2012

Post adatto solo per chi ama i cani



Il mio amato peloso mi ha lasciato il 23 marzo scorso dopo 17 anni di convivenza fatta di profondo amore reciproco. 
Quel giorno l’ho portato dal veterinario da sola, il dottore mi ha detto che ormai cominciava a soffrire e allora l’ho abbracciato forte finchè lo addormentavano e poi non l’ho più visto. 
Tornata a casa mi sono sentita svuotata e sola, ma ho sempre pensato che dovevo darmi un contegno, in fondo era un animale e 
dopo la morte di mio padre, avvenuta un mese prima, 
 non potevo mettermi il lutto anche per il cane. 


Ho tolto tutte le sue cose da casa, via la ciotola dalla cucina, via i guinzagli, i sacchetti, i collari, l’impermeabile (che odiava), la spazzola (idem). 
Ho raccolto tutto in un grande sacco e l’ho messo in garage ripromettendomi di portare tutto al canile municipale alla prima occasione. 
La prima occasione non veniva mai. 
Rimandavo perché c’era il sole, la pioggia, l’impegno improvviso, la pigrizia.

Oggi pomeriggio, nell’ottica del prossimo inizio lavori di ristrutturazione, non ho trovato scuse e accompagnata dalla figliola ho caricato tutto in macchina ed abbiamo portato tutto qui.

E’ un bel posto, immenso con tantissimi box grandi e puliti, molti volontari che si prendono cura di un numero esagerato di animali. Consegnare a loro tutta quella roba inutilizzata credo sia stata una cosa giusta e doverosa.

Per me è stato come vederlo morire una seconda volta. Ora di lui qui restano solo i ricordi, i miei ricordi. Sono ricordi bellissimi ed il suo sguardo ancora mi cerca, come io cerco lui. Ora ho un gran magone, non riprenderò un altro animale, ora proprio non è il momento e non lo sarà per parecchio. Ora mi manca lui, e basta. Mi manca il suo pelo così morbido, la sua prepotenza nel richiedere carezze. Riusciva a farmi sentire la più importante, ero la prima e l’unica. Nessun altro, men che meno tra gli umani, ti dà un affetto così incondizionato.
Riaffiorano proprio ora tutti i momenti che abbiamo condiviso. Quando eravamo entrambi molto più giovani la domenica mattina prendevo la bici ed andavamo a correre sugli argini dietro casa, partivamo presto soprattutto d’estate e lo lasciavo libero di correre su e giù per le sponde dei canali, io pedalavo quieta e apprezzavo molto queste nostre silenziose mattinate fatte di pensieri lievi e di aria buona.



Chi non ha avuto un cane non comprenderà, pazienza non sa cosa perde.  Ma un cane è anche un impegno serio e costante, non ci sono pioggia, sole, neve , vento che tengano… bisogna portarlo fuori. Bisogna dargli affetto, curarlo se si ammala, ricordarsi che non è un essere umano.
Ho ritrovato un decalogo che racchiude le regole principali per trattare bene un peloso e francamente sono orgogliosa di dire che mi sembra di aver fatto tutto quello che era importante fare per lui. Lui per me ha fatto molto di più !

1. La mia vita dura circa 10-15 anni al massimo, ogni volta che mi separo da te per me è una sofferenza. Pensaci prima di adottarmi!

2. Sii paziente con me, dammi il tempo di capire cosa vuoi che faccia, la maggioranza delle persone capisce soltanto una lingua, mentre da me si pretende che io ne capisca 2: quella canina e quella umana

3. Fidati di me perché tu sei la mia unica ragione di vita

4. Non restare arrabbiata/o con me a lungo: tu hai il tuo lavoro, i tuoi amici, i tuoi divertimenti, ma io ho soltanto te

5. Parla con me. Anche se io non capisco le tue parole, mi piace ascoltarti e riconoscerei tra mille la tua voce!

6. Sappi che comunque mi tratti, ti perdonerò sempre, ma non potrò mai dimenticare e quel che mi fai mi segnerà per sempre

7. Prima di picchiarmi, ricordati che anche se io potrei difendermi, non sceglierei mai di morderti

8. Prima di sgridarmi perché sono testardo, stanco, o svogliato, chiediti se c'è qualcosa che non va, forse il cibo che mi dai non mi fa bene, oppure sono rimasto per troppo tempo al sole o il mio cuore si sta indebolendo o sta invecchiando

9. Per favore prenditi cura di me quando sarò vecchio, anche tu invecchierai e avrai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te e che non ti abbandoni.

10. Quando arriverà il giorno del mio ultimo viaggio, per favore, resta accanto a me. Non dire che non puoi sopportare di vedermi morire, non lasciare che io affronti quel terribile momento da solo. Se sarai al mio fianco sarà più facile per me lasciarti, perché saprò che mi vuoi bene e che stai facendo quel che è più giusto per me.

lunedì 13 febbraio 2012

progetti, pensieri, incontri

Iniziamo dalle cose serie, voglio partecipare nel mio piccolo alla diffusione di quest’appello :

FIAGOP organizza a Roma, il 17 e 18 Febbraio 2012, la X Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile.
Vorremmo chiederle di aiutarci nell’opera di sensibilizzazione e sostegno in favore della rete dei Genitori FIAGOP pubblicando sul suo blog un post che segnali l’evento e la raccolta fondi mediante SMS solidale.

Dal 3 al 20 Febbraio sarà possibile donare 1 euro inviando un SMS al numero 45593da cellulare personale (TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobie, CoopVoce) – 2 euro chiamando da rete fissa (Telecom Italia, Fastweb, TeleTu) per finanziare il progetto  “Supporto Psiconcologico in Pediatria” Sostieni i bambini e gli adolescenti colpiti da tumore e le loro famiglie!.
La campagna, denominata “L’Amore Cura“, sarà sostenuta da Segretariato Sociale RAI, Mediafriends e La7.



Serve, eccome se serve! Io sono stata, finora, una mamma fortunata , i miei figli sono sani, ci sono ancora, non riesco ad immaginare come potrebbe essere la mia vita senza la loro presenza né riesco ad accettare che possano soffrire ma so che può accadere e ammiro il coraggio di chi affronta queste terribili prove cercando di guardare avanti, cercando di essere comunque di aiuto anche agli altri.


Sono giornate intense, fatte di progetti, di conti, di discussioni, di molta condivisione. 
Mi piacciono le giornate così.

Mi è successo oggi di stirare tutta la mattina senza rendermene conto, il consorte e la figlia seduti vicino a me sul divano a chiacchierare con un discreto sottofondo musicale, e il ferro scivolava via sui panni finchè girandomi mi sono accorta che il cesto era VUOTO! 
Quasi mi è dispiaciuto rompere quell’incanto. 
Fuori fioccava e dentro c’era davvero un bel calore. 
Sapeva di buono.


I progetti da anni nel cassetto stanno prendendo forma, i miei desideri si stanno realizzando, a piccoli passi ma credo che sia meglio così. 
Pensare e ripensare prima di agire, mantenere la calma, non avere fretta : è un mantra che mi sto ripetendo da giorni. 
E’ troppo importante che le prossime decisioni vengano prese con giudizio per evitare di ritrovarci impantanati in un’avventura più grande di noi e correre il rischio di farci male! 
(Quando si ristruttura casa ci vogliono mille precauzioni… si sa da dove si comincia ma non si sa dove si finisce!!!)


Oggi pomeriggio con mia figlia siamo andate a bere un caffè da Gabibba, che è mia vicina di casa. Giustamente la mia fanciulla mi ha fatto notare che non era bello che non ci si vedesse praticamente mai abitando così vicine, visto la quantità di sms che ci mandiamo in continuazione e l’intensa e continua frequentazione sul web !   E’ stata l’occasione per far conoscere le rispettive figlie che hanno più o meno la stessa età. 
Eravamo un bel quartetto, immerse nel nostro chiacchiericcio che spaziava dalle ricette ai racconti di vita ^_^ 


Il più bello però era il consorte della Patty che fornito di cuffie seguiva alla tv le partitedi calcio, completamente avulso dal nostro interagire tutto femminile, ed ogni tanto sussultava silenzioso sul divano per un gol mancato o un’azione spettacolare(non lo sapremo mai) 

giovedì 9 febbraio 2012

SpazioCasa

Stasera finalmente non fa troppo freddo, è stata una giornata mite 
rallegrata persino dal sole.
Il sole, si sa, mette di buon umore e già questa è una buona cosa. 
Dopo una giornata trascorsa a risollevare il morale dell’augusta genitrice che dal sole non aveva ricavato alcun effetto benefico, anzi , 
avevo bisogno di qualche ora da dedicare a me stessa in maniera assoluta.

In considerazione dei prossimi rifacimenti della nostra dimora, dell’ora non troppo tarda  e della gratuità dell’ingresso alla Mostra “SpazioCasa” con il consorte ci siamo avventurati nella visita dell’esposizione.

Innanzitutto c’era un sacco di gente, probabilmente in molti hanno fatto il nostro stesso pensiero! Però la giornata feriale e l’orario pre-serale non ci hanno costretti ad una immersione esagerata nell’umanità .

Abbiamo passeggiato tra gli stand osservando, toccando, riflettendo; il tutto con un po’ di distacco, quasi con sufficienza. Ad onor del vero non è che ci fossero esposte chissà quali meraviglie, e poi sapere quello che si vuole e che si può comprare è un gran limite! 
Le cose belle per davvero erano troppo care e le altre, beh, francamente erano proprio modeste!

Nel nostro peregrinare mi sono accorta che facevamo lo stesso giro di altre due coppie non più giovanissime come noi. Con una c’era una certa similitudine nelle richieste e nelle osservazioni, con l’altra eravamo proprio diversi, decisamente altri gusti. E’ stato buffo continuare ad incontrarsi  di padiglione in padiglione con sottobraccio un numero sempre maggiore di cataloghi e depliant sicuramente inutili e pesanti.

Il giro è finito alla svelta e la sera ci ha accolto all’uscita con un’aria decisamente frizzantina, ma l’umore non ne ha risentito. 
Sono state due ore dedicate ai nostri progetti, alla nostra casa. 
Senza ansia né preoccupazione.

E se le previsioni danno cattivo tempo anche per il prossimo fine settimana io ho tutti i miei cataloghi da sfogliare e studiare con profitto e solerzia! 


lunedì 6 febbraio 2012

venerdì 3 febbraio 2012

in reparto

Nelle camere d'ospedale di creano rapporti incredibili, ci si confida, si racconta, si parla molto della malattia e del dolore ma anche tanto del resto, perchè è del resto che si vive. Si fanno incontri che dimostrano il valore dell'umanità semplice.

Il nonno racconta, accarezzando la sua vetusta mamma ormai persa nel nulla, le sue prodezze con gli amatissimi nipoti, dei sabati e delle domeniche che trascorrono insieme, nella sua casa orgogliosamente grande e disponibile ad accoglierli tutti. 
Narra della passione del nipotino più piccolo per il trattore. 
E' costretto a portarlo in giro per i campi anche con il maltempo armato d'ombrello. 
Il piccolo pestifero mi dice: Dai nonno è tutto occhei! 
E se mi vedono così conciato pensino pure che sono pazzo ma 
non posso fare a meno di farlo divertire.

La nuora, veramente unica, accarezza nel letto di fronte la suocera quasi centenaria, è tutta una piaga, ormai riesce solo a pregare, l'intimità delle due donne è infinitamente tenera e dolce. Questa nuora ha una passione che lei stessa definisce interiore e viscerale per la pittura ed il restauro, con orgoglio mostra a tutti le foto dei suoi manufatti, a dire il vero pregevoli per la precisione e la cura dei particolari. 
Non ha fatto nessuna scuola 
" A quel tempo non c'erano i soldi per la scuola d'arte ed allora, dopo le medie, mi hanno messa in una bottega dove ho imparato la tecnica, il resto è tutta arte mia!" 
Trova il tempo per salutare nella stanza vicina altre conoscenti di cui sa problemi e passato.Non un pettegolezzo, solo partecipazione e rispetto! 
Un importante insegnamento di dignità . 

Si incontrano in sala d'attesa altre persone e si parla dei vecchi e dei giovani, del lavoro che manca, del lavoro che cambia, di fatture, di nero, di muratori e di idraulici.
 " Quelli sì che hanno fatto i soldi, si sono costruiti una gran bella casa! Ma ora non è più tempo di nero, devono fare la fattura anche loro perchè tutti devono pagare le tasse! 
( e chi l'avrebbe mai detto di sentire discorsi così ????) 

Fuori fa freddo, tira la bora, ma la preziosa lezione che ho imparato oggi mi ha fatto sentire il calore della condivisione senza orpelli nè pregiudizi. 

Dimenticavo se divento vecchia e ridotta come quelle vecchine (amorevolmente assistite da nuore e figli) vi prego passate a spararmi un colpo sarà un atto di giustizia!  


giovedì 2 febbraio 2012

il passato è passato

Anche il mio vecchio blog non esiste più. Non sono riuscita a salvarlo, meglio non ci ho provato più di tanto, credevo di esserci riuscita, ma puff... è sparito! 


Ora sono qui, mi riprometto quasi ogni giorno di cercare di migliorare la grafica, di capire le nuove funzioni ma non ne ho troppa voglia. Chissà col tempo qualcosa farò. 
Ho voglia solo di guardare avanti, poter tornare a sorridere, di riprendere a sognare e progettare ma la stanchezza ha, al momento, il sopravvento.
Mi auguro giorni più sereni e momenti più lievi; il passato soprattutto il passato prossimo lasci spazio al futuro, non quello delle spavalde emozioni ... molto meno: bastano rilassanti respiri!