venerdì 19 dicembre 2014

sta arrivando


Sta arrivando anche quest'anno il Natale e tutto il resto delle feste. 

Quest'anno sarà diverso, niente figli per casa, niente estenuanti incontri familiari nè con gli amici, festeggeremo solo la vigilia con mamma, sorella, figlia e nipotina, un numero ristretto ma collaudato. 

La casa sarà calda ed accogliente comunque, ci scambieremo i regali e faremo un po' di  festa. 

Poi la mattina del giorno di Natale SI PARTE! 
Il camper ci porterà verso sud. 
Laggiù troveremo vecchi affetti e nuove scoperte. 
Andremo per vicoli e sassi. 
Torneremo arricchiti e rilassati. 
Devo solo caricare l'e-reader e sono pronta.

Lascio a chi passa un abbraccio ed un sincero augurio di giorni sereni, senza troppi pensieri e preoccupazioni. 



domenica 30 novembre 2014

in pizzeria

lei : Sai noi siamo vegetariani!

io : ottima scelta

lei : marito che dici ordiniamo la pizza "brontolo"?

io : come è fatta?

lei : porcini e salsiccia, ma la salsiccia non è molto piccante!

io : O_o

.........

lei: ogni settimana mangiamo un paio di volte il pesce, 
sai siamo vegetariani

io: O_O 


Quando uno ha le idee così chiare è meglio non contraddirlo!!!!!

martedì 25 novembre 2014

attesa

Ci sono giorni in cui si agisce, 
altri in cui si riposa, 
altri ancora in cui si aspetta.

Sono giorni in cui si fanno i conti con la propria coscienza e si riflette a lungo cercando di comprendere meglio se stessi.
 Perché nei momenti difficili si fanno i conti con la propria pochezza 
e le proprie risorse. 
Cercando di fare buon uso delle esperienze vissute 
si raccolgono le idee e si fanno i bilanci.

L’attesa di macera dentro ma si somma alla speranza 
alla voglia di ottimismo e si cerca di avere fiducia.

Quest’attesa è durissima, non tanto per il responso, 
qualsiasi sia si affronterà, 
ma perché la domanda è se saprai affrontare gli eventuali ostacoli, 
le sofferenze, le scelte, se sarai in grado di dimostrare saggezza, comprensione ed equilibrio.  

In altri tempi le circostanze ti hanno portato ad avere 
un ruolo marginale o quanto meno passivo, 
ora ti rendi conto che ti viene richiesto molto di più.
 Ed il prezzo da pagare potrebbe essere molto più alto.

Bisogna mantenere i nervi saldi, la testa lucida e la schiena dritta.


Quando poi l’attesa si risolve in un sospiro di sollievo tutto si dipana.
 Ti accorgi però che hai imparato qualcosa di nuovo, 
ancora una volta la vita ti sta insegnando tra dolore e sorrisi 
quanto sono importanti le persone 
che ti circondano ed a cui vuoi bene, 
quanto tutto è fragile e prezioso, 
quanto importanti sono le piccole cose. 

Nel calore di quel lungo abbraccio commosso
 senti che la tua vita è adesso, 
non ieri, non domani solo ora, 
con la ricchezza dei sentimenti e delle emozioni 
che provi momento per momento. 

venerdì 21 novembre 2014

Anna

Da lei ho imparato tanto, ancora oggi mi ritrovo a leggerla e
 mi aiuta con la sua saggezza, 
la sua consapevolezza 
e la sua immensa umanità. 

Condivido perciò l'affettuoso ricordo che le sue amiche blogger 
hanno lasciato qui

mercoledì 12 novembre 2014

gentilezza

Per festeggiare la giornata della gentilezza copio ed incollo questo bel decalogo sperando che non siano solo parole messe lì tanto per fare ma siano condivise e vissute dal maggior numero possibile di persone

I DIECI COMANDAMENTI DELLA CORTESIA MODERNA  
1. Ascoltare  
Cercate di vivere bene insieme: ascoltate gli altri e siate pazienti  
2. Sorridere  
Siate aperti verso tutti: salutate, ringraziate e sorridete spesso 
3. Ragionare  
Fatevi scivolare via i torti subiti e non cedete alla rabbia, ragionate 
4. Rispettare  
Rispettate e valorizzate la diversità, è una grande fonte di ricchezza  
5. Condividere  
Non siate gelosi del sapere: comunicate e condividete il più possibile 
6. Non inquinare  
Il Pianeta è uno solo: rispettatelo e non inquinatelo  
7. Riutilizzare  
Riducete gli sprechi il più possibile: riciclate, riutilizzate, riparate 
8. Mangiare local  
A tavola seguire la stagionalità e preferite i prodotti locali  
9. Proteggere  
Proteggete gli animali: non maltrattateli e non abbandonateli  
10. Vivere con etica  
Vivete insieme con gli esseri umani e gli animali domestici in modo etico, senza indurre loro sofferenze 

venerdì 7 novembre 2014

Senza titolo

Bevevi il silenzio
in una pozzanghera d'acqua,
lì rifletteva il valzer del cielo,
il tuo vestito aveva il sapore
dei semi di mela,
camminavi senza lasciare
nessun orlo di vita,
le piccole mani vuote
attendevano una carezza
mai data,
e le tue labbra piene di baci
da regalare
eri lì,
sola sul ciglio della strada
ad attendere di essere
amata dal mondo.

Mara Zilio

E nel silenzio della casa addormentata resti ad aspettare 



lunedì 13 ottobre 2014

forma e sostanza

In Belgio il Ministro della Salute è obeso e scatta la polemica. Pare che sia una donna molto competente in materia, ma secondo un giornalista della tv fiamminga Vrt un ministro della salute obeso non è credibile, tanto più che è medico. Se vuole lo barattiamo noi con qualche nostro soggetto che siede al governo. Caro Tom va de Weghe se peschi dal mazzo italiano puoi scegliere tra ministro della salute italiano senza laurea e con maturità classica e gente che siete al governo collusa e condannata. A te la scelta!

Questo lo scrive Elisa D'Ospina sulla sua pagina Facebook, e mi pare che abbia proprio ragione. 
Riflettevo su questa notizia ed ho cercato qualche altra notizia ed ho trovato questo 
 http://www.lastampa.it/2014/10/13/multimedia/societa/un-minuto-obliqua-mente/lassurda-colpa-di-essere-obesa-del-neo-ministro-della-sanit-in-belgio-maggie-de-block-x6JRTFLuSXXni21CNKGYvL/pagina.html

Le reazioni sono sempre le stesse. 
Bisogna essere omologati e "perfetti", altrimenti si perde credibilità e stima.


mercoledì 1 ottobre 2014

Visto che condivido vi invito a riflettere






Paolo scrive da Pozzuoli  : 
Una foto di Vittorio che rideva, ad agosto 2012, ci serve per parlare di qualcosa di serio.
Questo formidabile calore che ha circondato la vicenda del nostro piccolino non deve andare perduto.
Dobbiamo distogliere per un attimo l'attenzione da Vittorio; la sua sorte, il suo futuro sono nelle mani della scienza o di Dio, per chi in Dio crede.
E dobbiamo rivolgere la nostra attenzione a quello che succede qui, nelle province di Napoli e Caserta; dove i tumori infantili sono il doppio o forse il triplo rispetto al resto d'Italia.
E gli oncologi curano e non sanno perché; mancano gli studi epidemiologici.
Gli oncologi sono eroi di prima linea.
Non devono ricercare le cause, curano la malattia.
Non si studia, si suppone e si immagina...
Un territorio ammalato. Ma quanto? E cosa si deve veramente fare per sradicare dai cromosomi delle nostre sorelle, compagne, mogli, figlie il seme della morte ?
Cosa bisogna fare perché non nascano più bambini che portano dentro cellule impazzite ?
Questo dobbiamo fare, amici miei, ora che siete stati capaci di unirvi intorno a Vittorio.
Questo: far sentire forte la voce perché si rimedi ad un'emergenza tremenda che è ancora nascosta e occulta.
Uscire dal dolore individuale e diventare cittadini. Invocare a gran voce in nome della vostra e nostra coscienza civile che vogliamo sapere come e quando sarà di nuovo normale la terra in cui vivono le nostre famiglie.

martedì 30 settembre 2014

e se invece ....

QUESTA RACCOLTA FONDI  E' PER IL MIO NIPOTINO STA GIRANDO SUL WEB E LA CONDIVIDO 

UNITI PER VITTORIO 



Questa è la storia di Vittorio,  di sette anni. 
Hai visto mai che FB serve anche a questo. 
«Tieni duro, cucciolo». «Ti siamo accanto». Suo padre Paolo parla piano, mentre racconta un anno di calvario con una dignità immensa. Intanto ammette di aver sentito forte «l’abbraccio più bello e caloroso di Napoli» che continua a sostenere la gara di solidarietà per contribuire alle spese per le cure.
Tra pochi giorni un aereo porterà Vittorio dall’altra parte del mondo. Destinazione Houston, dove per la prima volta arrivò la voce di Neil Armstrong dalla luna. «Un piccolo passo per l’uomo», e poi il resto. Ovviamente, a sette anni non si può sapere tutto, però si possono insegnare tante cose. Una, per esempio: che se c’è una sola possibilità di farcela, vale la pena andare fino in fondo. Anche se il nemico si chiama tumore.
Il calvario di Vittorio inizia a Natale del 2013, quando il suo papà lo accompagna in ospedale per un “semplice” mal di testa. Da quel giorno, cambia tutto, compresa la prospettiva della vita. La diagnosi è un colpo al cuore: il tumore è già diffuso e pochi giorni dopo Vittorio è già in sala operatoria perché la massa tumorale provoca una pericolosa pressione endocranica.
Iniziano i cicli di chemioterapia, poi le radioterapie, quindi il trapianto del midollo spinale. Il piccolo viene assistito con cura dai medici del Pausilipon e dai centri in cui viene applicato il protocollo di cure. Passano giorni, settimane, mesi. Fino al 20 agosto, quando il ciclo si esaurisce. I medici allargano le braccia: «Vittorio, purtroppo, non è guarito». Servono nuovi protocolli sperimentali che in Italia, e in Europa, non esistono.
Inizia la ricerca dall’altra parte dell’oceano dove c’è una sola struttura in grado di accogliere Vittorio per una nuova sperimentazione di cure. La cartella clinica di Vittorio viene spedita in America, si fissa il primo incontro per valutare la possibilità di accogliere il piccolo nel programma sperimentale di terapia. A Houston, però, la sanità ha il volto spietato della burocrazia e il messaggio freddo rimbalza in Italia: «Prima le garanzie economiche, poi il consulto».
Paolo, che di professione fa il commercialista, ipoteca i suoi beni, dà fondo ai risparmi di famiglia, si indebita. Va avanti da solo, con determinazione e dignità, poi i suoi amici lanciano la gara di solidarietà per Vittorio e mezza Napoli risponde.
«Avrei preferito il silenzio, ma ammetto che il calore e il sostegno della gente è grandioso».
Quaranta mila contatti, 16mila mail: la battaglia di Vittorio diventa la battaglia di tutti. Perché se c’è anche una sola possibilità è giusto provarci, così come suggeriscono quegli occhi grandi di un bambino-uomo che ci insegna cos’è la forza e la speranza.



Il contributo potrà essere versato sul conto corrente intestato a: 
Longoni Dr. Paolo - Petricciuolo Maria Immacolata
IBAN: IT60 B010 1040 1031 0000 0002 487
- codice BIC: IBSPITNA (il codice BIC da utilizzarsi per eventuale operatività estera)
Causale del bonifico: UNITI PER VITTORIO - solidarietà.
La causale è IMPORTANTE!!!

La donazione è possibile anche tramite PAYPAL, la si può eseguire usando la mail: longoni@longoni.net 

Il suo papà oggi mi ha scritto che porterà Vittorio in America sulle ali del nostro amore e spera che lo aiutino ad avere un po' di speranza in più. Un milione di dollari rispetto alla vita del suo bambino non è nulla 

martedì 16 settembre 2014

vorrei

Vorrei che tu fossi qui per poterti chiedere consiglio, 
per capire, per chiarirmi le idee. 

Vorrei ascoltare la tua voce calda e sicura e le tue sagge parole.
 Vorrei avere la tua approvazione o un parere per capire
 se e dove sto sbagliando.

Vorrei farti ammirare i successi, le conquiste e i miglioramenti 
e vedere il tuo sorriso grato e compiaciuto.

Vorrei discutere con te, noi soli come facevamo tutte le volte 
che eravamo in macchina.

Adesso ne avrei proprio bisogno, non trovo sicurezza nella sua durezza, non trovo solidità nei suoi capricci, nessuno proprio nessuno come te sapeva trovare il bandolo della matassa, quello che ti conduce in fondo al cammino e ti fa passare oltre. 

In qualche modo indicami la giusta via perchè le asprezze stanno diventando troppo difficili da superare ed io che non sono capace di litigare nè di discutere mi dibatto tra una ragione e l'altra senza troppo costrutto.

Magari domani passo a salutarti così mi faccio un bel giro tra i fiori. 

sabato 13 settembre 2014

In giro

In giro in camper, gironzolando per nuove strade, abbiamo incontrato tanti luoghi e tante persone diverse e speciali. Abbiamo anche incontrato noi stessi ed i nostri pensieri. Abbiamo fatto progetti e preso clamorose (quanto inconsistenti) decisioni . Abbiamo osservato, letto, fotografato, pedalato, sudato, camminato. Ed è stata un'esperienza molto piacevole. 
Questo nuovo modo di viaggiare mi piace ogni volta di più. Abbiamo sempre con noi la nostra casa e le nostre cose. Se un posto ci piace ci fermiamo altrimenti proseguiamo, se piove c'è sempre un caldo riparo, se c'è caldo una doccia rinfrescante. Vediamo tante cose, entriamo in contatto con la vita vera dei luoghi, incontriamo persone che condividono la nostra passione e che come noi non hanno fretta, non hanno orari e soprattutto tanto rispetto gli uni degli altri. 
Il percorso fatto negli ultimi otto giorni si è snodato lungo la Romantische Strasse, da Fussen fino a Wurzburg. Un itinerario classico, semplice e confortevole. Siamo rimasti sorpresi dalla bellezza dei paesi, dalla cura con cui sono conservati e dai monumenti che sono ben restaurati (o ricostruiti dopo i bombardamenti del '45) e fruibili con una spesa molto contenuta, dalla quantità di fiori e di colori, dalla pulizia e dall'organizzazione. Quello che ci ha colpito di più sono state la gentilezza e la cordialità dei tedeschi, che al di là della loro parlata vigorosa e per certi versi inquietante, sono delle persone squisite. 
Abbiamo attraversato chilometri di strade nelle campagne che sembrano essere pettinate ogni mattina, non c'è un centimetro quadrato di terra non coltivata, e se c'è è coperta da una quantità infinita di pannelli solari! 
Si comprende che sono ricchi, ma davvero ricchi, ma non ostentano la loro ricchezza e dimostrano francamente la loro laboriosità. Molte razze si mescolano e convivono, turchi, nord africani, polacchi, italiani ... non abbiamo avuto la sensazione di tensione che si respira dalle nostre parti. 
Insomma per l'ennesima volta il viaggio è stato una scoperta, ogni momento abbiamo potuto imparare qualcosa di nuovo .... ha proprio ragione un'amica che mi ha detto : l'importante è il viaggio non la meta! 

sabato 30 agosto 2014

città

Vivo in una città piccola e un po' provinciale. Non la sento mia ed io non le appartengo. 
Sono legata alla città dove ho trascorso gli anni più spensierati della mia vita. E' una città piena di luce, di colore, di profumi, di odori, di rumore ma capace di regalarti momenti di pace assoluta, di silenzio, di intimità; è possibile anche sentire la sua violenza, la puzza ti riesce ad assalire alla gola, il frastuono ti può confondere e stordire. 
In tutte queste contraddizioni mi ci sono sempre ritrovata ed ora leggendo un gran bel libro ambientato proprio lì ne sento una gran malinconia. Uno struggimento che sconfina con la nostalgia. 
Sarà perchè allora ero giovanissima, innamorata e serena, ma Napoli mi è entrata dentro ed io mi sono sempre lasciata travolgere senza opporre alcuna resistenza. Ora mi manca.
Chissà se capita solo a me..... 

venerdì 29 agosto 2014

impressioni

Sono giorni, settimane che siamo inondati da immagini truci e dolorose di persone che sbarcano, di persone che vagano tra le macerie, di bambini innocenti che muoiono. 
La sensazione è che il nostro sguardo passi senza riflettere su tutte quelle immagini orribili soprattutto perchè ormai ne siamo assuefatti. 
Ci dimentichiamo che si tratta appunto di persone e che sono persone che soffrono e piangono. 
Oggi quella lunga fila di giovani uomini in mutande che marciava nel deserto mi ha lasciata attonita, ho pensato all'umiliazione, alla paura che dovevano provare. Ho pensato alla loro vita che sapevano giunta al termine solo per avere indosso la divisa sbagliata. Mi sono sentita triste e ho avuto paura anche io, non solo delle folli ideologie ma anche della incapacità di sentire il dolore dell'altro e di vedere le sue lacrime.

Troveremo mai il modo per porre fine a tutto questo orrore?  

domenica 24 agosto 2014

domenica

Una domenica senza calcio,una domenica senza la routine, una domenica senza pioggia.... che volere di più! 
Veramente una giornata speciale, luminosa ed allegra. 
Piena di musica e di risate, di chiacchiere e di sguardi.

E' iniziata con una lunga e piacevole passeggiata con il consorte lungo il solito percorso ma illuminata da un sole tanto desiderato quanto piacevole. Un'aria appena frizzante ci ha evitato una sudata clamorosa. 
Il passo è stato spedito e il tono dell'umore man mano è migliorato, il panorama sempre stupendo delle colline era oggi ancor più splendente, lucidato dal vento e dalla pioggia.

Dopo un pranzo semplice e veloce la promessa era di andare a far numero ad una festa in una casa per le malattie mentali (una volta si chiamava manicomio), in realtà non è che ne fossimo veramente entusiasti ... invece ci siamo trovati in un bel giardino dove c'erano tante persone, non era possibile al primo sguardo distinguere gli ospiti della struttura dai parenti e dagli amici; c'erano delle belle tavole imbandite con torte, bibite e salatini, agli alberi erano legati tanti festoni colorati, le sedie erano tutt'intorno, e tanta musica. Bella, quella dei nostri tempi anni 70-80 per intenderci. C'era chi ballava, chi mangiava, chi rideva. C'erano allegria e coinvolgimento. 
Nonostante il loro sguardo a volte assente e perso in sconosciuti pensieri, si capiva che anche loro erano felici. 
Le ore sono volate via tra brindisi, torte e giochi. 
Alla fine tanti abbracci sinceri e la promessa di non dimenticare questi ultimi così vicini ma troppo spesso così lontani.

Per concludere la giornata siamo andati a mangiare gnocchi e pesce fritto in sagra. Che bontà!!!! 
Una cena in sagra è fatta da tanti piccoli riti, la scelta del menù innanzitutto, tutti mettono le loro crocette e poi si aspetta pazienti che dalle cucine magicamente compaiano i vassoi con le pietanze fumanti, gli uomini restano in attesa e le signore tengono il posto sulle tavolate. Si mangia circondati dal brusio dei discorsi altrui, amplificati e distorti dall'acustica imperfetta del tendone, i bambini sono liberi di correre nel campo adiacente e tra capriole e salti sfogano la loro energia. Le nostre chiacchiere spaziano in libertà, si parla di libri, di guerre, di amicizia, di progetti, di programmi, di speranza come se la serata non avesse mai fine. Tocca poi alla pista da ballo dove, questa sera, si stanno esibendo i ballerini della musica country e sono davvero tanti e bravi. Segue la pesca di beneficenza con un bottino composto da un barattolo decorato, un paio di mollette a forma di ananas, una formina per biscotti e una presina. (indovinate che ha vinto le mollette????) 
Ora sono a casa, il consorte russa lievemente seduto davanti alla tele, ed il mio cuore è leggero. 
Non posso volere di più! 


venerdì 22 agosto 2014

vita

I pezzetti di vita che si incrociano e poi si allontanano come i fiocchi di neve, leggeri e silenziosi, creano alle volte fantastici disegni, colorano di nuovo i consueti panorami, formano artistici decori che ti emozionano.

Sembra che tutto si stia modificando ma lentamente, con cautela, con circospezione. 

Quello che fino a pochi mesi fa sembrava impossibile ora accade. 

Non sono cose importanti ma sono quelle cose che cambiano la sostanza delle tue giornate. 

Una telefonata, una parola, un impegno, una vacanza e ti senti parte di qualcosa che fino a poche ore prima ti ha escluso e tenuto ben distante. 

Cosa è accaduto per modificare così la situazione? 

Poco importa per ora godiamoci le nuove complicità.

Lo senti che tutto si sta modificando e ne sei davvero lieta. 


lunedì 18 agosto 2014

7 anni 7

Anche il mio blog festeggia il suo compleanno.
 Mi sembra giusto rendere onore a così tanti anni di carriera. 
Per una come me che comincia tante cose e non ne porta a termine che la millesima parte è sempre sorprendente vedere che riesco a mantenerlo vivo, anche se non troppo vitale. 
Quando 7 anni fa ho iniziato ad informarmi ed interessarmi riguardo alla possibilità di aprire un blog ricordo che ne ero molto incuriosita ma soprattutto mi sembrava di peccare di immodestia a volermi aprire attraverso i miei pensieri e le mie parole al mondo web. In realtà era un momento di incertezza, insicurezza e solitudine, immaginavo che riuscire a mettere nero su bianco i miei pensieri mi avrebbe aiutato a superare le mie difficoltà. 
Il mio piccolo blog invece si è rivelato uno strumento prezioso per molto più che un momento di sfogo e lamentazione. 
Ho incontrato tante persone belle, ho letto i loro pensieri, ho condiviso i loro dolori, le loro difficoltà,  le loro gioie. Ho imparato tanto avvicinandomi ad altri modi di pensare e di affrontare la vita. 
Ho avuto il privilegio di incontrare Wide, Anna Lisa , Gabriele, che non ci sono più ma che frequento ancora perchè la loro esperienza mi ha insegnato tanto. 
Ho incontrato tante donne meravigliose, ognuna diversa, ognuna importante. Alcune le ho conosciute anche realmente, molte di più sono contatti virtuali ma non per questo il legame è meno intenso. Di uomini ne ho incontrati di meno, sono rimasti più marginali non so perchè. 
Ci sono stati anche tristi abbandoni e cocenti delusioni, ma anche questo fa parte del gioco. 
In questi anni ho raccontato tante mie cose; è mancato nonno Gaetano, è mancato nonno Carlo, se n'è andato anche il mio fido peloso. 
I figli sono cresciuti, un matrimonio è fallito, un altro è appena nato, il terzo regge imperturbabile. Non sono mancate le difficoltà nè i dolori ma ho potuto qui condividere anche gioie, momenti bellissimi, viaggi memorabili, piccole avventure esilaranti, accadimenti quotidiani senza alcuna rilevanza. 
Sono rimasta sempre me stessa ma mi rendo conto che sono anche molto cambiata. Gli anni sono trascorsi ed hanno lasciato il segno. In certi momenti mi sento quasi saggia (mi viene un po' da ridere) ed in parte è sicuramente merito di questa Piazza, piccola ma accogliente, dove continuo a trovarmi bene come il primo giorno. 
Buon settimo compleanno al mio blog. 
Fin qui siamo arrivati il futuro è tutto ancora da scrivere 
ma in tua compagnia mi fa un po' meno paura.   


P.s. la dieta è sempre quella cosa che si comincia lunedì!

sabato 9 agosto 2014

Vacanze

I giorni sono volati via e sono stati giorni belli, fatti di sole, vento e mare.
Ho nuotato come non facevo da anni, divertendomi con i cavalloni ed ascoltando solo il rumore del mio respiro sott'acqua. 
Ho guardato la notte piena di stelle così tante che non parevano aver fine, ho taciuto nel silenzio dell'alba attenta solo ai rumori della natura, ho riso, scherzato, passeggiato, sono stata da sola ed in compagnia, ho cenato al lume delle lampade a gas, ho letto tanto, pensato pochissimo. 
Mi sono allontanata da tutto e da tutti, anche se il cellulare era sempre acceso. 
Adesso dopo aver lavato quasi tutto, stirato, pulito il camper che sembra nuovo, sono pronta a ripartire....troppo vero? 

giovedì 10 luglio 2014

di vestiti e poco altro

Ho voglia di pensieri leggeri e per una cialtrona come me questo giochino-catena  rubato da Linda  è una tenzone divertente, sono curiosa di vedere cosa ne verrà fuori, cercando di essere onesta …

La mia divisa: i pantaloni d’inverno sono la consuetudine, d’estate preferisco le gonne anzi i vestiti, quelli leggeri possibilmente colorati 

 I colori: i colori scuri sfinano è vero  e sono la base del mio guardaroba ma io adoro i colori come l’azzurro, il rosa ed il rosso. Mi piacciono anche i motivi floreali, per una taglia come la mia non è facile trovarli ma ci provo sempre

 Scarpe: rigorosamente basse e comode, con i tacchi non ci so proprio camminare. Le mie preferite sono un paio di decolletè rosse ormai datate ma sempre in prima fila nella scarpiera

 Gioielli e accessori: porto sempre gli stessi anelli, uno nell’anulare e uno nel medio, per il resto amo cambiare, senza particolari preferenze  alterno gioielli veri a bigiotteria. Ammetto che gli sbirluccichii dei brillanti e dei bei gioielli non mi lasciano indifferente, adoro quelli antichi, liberty in particolare 

 Sempre: una borsa grande grande per contenere ogni cosa

 Mai: i braccialetti (mi stanno malissimo e poi tintinnano fastidiosamente)

 Cosa mi piace del mio guardaroba: quello che non mi entra più (quei due vestiti che ho comprato a Las Vegas sono una favola …. Ci rientrerò la prossima estate???)  

 Cosa vorrei cambiare: la taglia, e ci voleva la zingara!!!!!

 Trucco: pochissimo e raramente, sono cialtrona e va a finire che la sera non mi strucco, sono cecata perciò vado a memoria e non viene sempre bene, meglio una buona crema idratante e via andare, tanto ormai le rughe non sono più quelle di espressione

Ossessione: nessuna in particolare, almeno non credo, solo sono un po’ compulsiva negli acquisti ma cerco di essere virtuosa

 Negozi preferiti: quelli dove le commesse sono gentili e disponibili, dove non mi guardano come una “vecchia cicciona” , quelli dove anche per le taglie comode c’è un assortimento vero di un abbigliamento diverso dai sacchi o i tendaggi, assicuro che sono davvero difficili da trovare

 Il prossimo acquisto: domani al mercato cercherò qualcosa da mettere in spiaggia che non sia l’ennesimo camicione/palandrana

 Un errore : ne faccio talmente tanti che sarebbe troppo lungo elencarli, di solito con le scarpe mi tradisce la vanità, ho un paio di sandali dell’anno scorso ancora intonsi che mi piacciono tantissimo, che ho pagato seppure in saldo una cifra e che non ho mai messo perché mi fanno male . Ogni tanto li guardo, li infilo, ci faccio un giro in corridoio, li tolgo mestamente e li rimetto via.

Un sogno: possedere ed avere l’occasione per indossare un vestito da sera, quelli da red carpet per intendersi, lungo e frusciante, con degli strass, con le scarpe abbinate ovviamente tacco 12!


Onesta lo sono stata, non riesco ad immaginare a chi possa interessare tutto ciò ma mi sono divertita, ho pensato leggero e mi sono pure divertita. 

Chi vuole può provare!

lunedì 7 luglio 2014

compagni di viaggio

Arrivo e Moni  non scende dalla macchina, poi mi saluta distratta, ha i capelli chiari e corti, un vistoso ciuffo quasi viola sulla fronte, il suo sguardo mi sfiora appena (mmhh!) ma l'abbigliamento è semplice e senza pretese, riconosco facilmente lo stile bancarella del mercato. Rimango perplessa ed in sospeso. L'accoglienza di Stella è diversa, più calorosa ed accogliente. Ha una bella casa e le piace mostrarla, lei è magra, alta, un sorriso aperto, i capelli raccolti alla bell'e meglio, è vestita semplicemente ma si vede che nulla è per caso e decisamente stile boutique.
Gli uomini sono cortesi ma stanno da parte, parlano tra loro, misurano le reazioni femminili con finto disinteresse. Sanno bene quanto sia importante l'armonia tra le rispettive consorti!
Poco alla volta prendiamo confidenza, si parla delle tappe, delle aree di sosta migliori, delle spiagge e di tanti dettagli che fanno del viaggio una bella vacanza.
Non affrontiamo discorsi politici, nè troppo personali, iniziamo a prenderci le misure. Accidenti siamo tutte sotto esame, per fortuna senza spocchia nè acidità particolari.
Finalmente, grazie alla necessità di trovare un'estetista disponibile per un pedicure urgente, tutta la diffidenza si scioglie e lo sguardo diventa franco e solidale, la pizza viene divorata e farcita di racconti ed aneddoti spiritosi, annaffiata da un'ottima birra, poi arriva il tiramisù che abbassa tutte le difese. Anche il temporale che rumoreggia all'orizzonte resta lontano e sembra davvero un buon auspicio.
Si ride, si scherza ed improvvisamente ci accorgiamo che è quasi la mezzanotte. La compagnia si scioglie, gli accordi si confermano, ci ritroveremo tra una settimana sperando di riuscire ad unire i nostri tavoli per mangiare tutti insieme.
Bene, proprio bene. I presupposti che la vacanza sarà una buona vacanza ci sono.
Non ci resta che riempire i gavoni e la cambusa e poi si può partire!

E chi l'avrebbe mai detto?
 

sabato 5 luglio 2014

Vacanze

Mai come in quest'ultimo periodo ho potuto toccare con mano l'incertezza e la precarietà della nostra vita.

Trascorri un inverno a fare programmi, studiare percorsi, leggere informazioni, immaginare panorami, contare chilometri e poi all'improvviso accade un imprevisto che sconvolge tutto, che sovverte le tue accurate preparazioni.

C'è sempre uno sceneggiatore che decide per la storia, ed è lui che decide e che modifica, scompagina e cambia le scene!

Nonostante l’età non ho ancora imparato che non bisogna mai fare programmi a lunga distanza, bisogna vivere giorno per giorno, godere delle piccole cose belle che accadono ed avere sempre i nervi saldi per affrontare gli inconvenienti.

I miei progetti sono appunto saltati, ci sarà un'altra occasione per mettere a frutto il lungo lavoro invernale, mi aspettano altre avventure ed altre mete. Direi che comunque il bilancio è positivo e quello che è importante è avere la possibilità di esserci ancora.

lunedì 30 giugno 2014

il capitale umano

(per fortuna esistono le repliche estive dei film programmati nel corso dell'inverno, questo me l'ero perso e mi era davvero giustamente dispiaciuto)

Cosa rimane del valore di ogni persona, della sua dignità, della sua specificità in un mondo in cui denaro e profitto sono l’unico termine di riferimento per determinarne con una fredda formula aritmetica il prezzo escludendo qualsiasi valore intrinseco?

Nell’ipotetica cittadina brianzola di Ornate le vicende della facoltosa famiglia Bernaschi si intrecciano con quelle della borghesia incarnata dagli Ossola. 

Non c’è schieramento di buoni da una parte e cattivi dall’altra, non sono contrapposti i ricchi scintillanti e corrotti ai poveri  scartellati e bonaccioni: avidità violenza ed istinto di sopraffazione sono distribuiti quasi equamente per ogni classe sociale.

Nasce e si compone così un affresco eloquente e corrosivo, molto ben recitato, denso di paradossi, ossessioni e nevrosi tipiche dei nostri tempi e della nostra società.

 Altra originalità è il racconto sviluppato per tre volte da altrettanti punti di vista diversi corrispondenti a tre co-protagonisti: un espediente interessante, che consente di notare e sottolineare ripetutamente come realtà ed apparenza difficilmente coincidano, e come la medesima scena possa assumere un significato totalmente diverso col variare dell’angolazione visuale.

Mirabili sono le figure femminili principali che sono tutte portatrici di valori positivi quali empatia, cura, attenzione, capacità di comprensione profonda e realistica delle cose a fronte di maschi insicuri, impauriti, anaffettivi, monopolizzati dagli obiettivi sbagliati, dei perdenti anche quando si illudono di vincere .

E’ quasi sempre inverno, la natura è spoglia e bianca di quella neve ghiacciata da cui non c’è modo di trovare riparo  e l’’intera vicenda è gelida come le chiazze di neve sul paesaggio brianzolo. Quasi a volerci perentoriamente ammonire che adesso, nel periodo storico che stiamo vivendo, non è davvero più tempo di scherzare.


Si può proprio dire che la commedia è finita. 

martedì 24 giugno 2014

la bambina che salvava i libri


L'ho finito da pochi giorni e mi è dispiaciuto tanto, avrei voluto restare con Liesel, conoscere altre sue storie. 
Ma come tutte le cose belle anche questa è terminata.

Ho visto il film e poi letto il libro  , una consecutio che di solito non mi è mai piaciuta, invece questa volta è stato bello lo stesso.
 Il libro dopo poche pagine mi ha allontanata dal film che ha avuto la funzione di una scenografia lontana. Sono riuscita a godermeli entrambi. 

La storia per immagini anzi mi ha aperto ancor più la mente ad accogliere la ladra di libri come una compagna di avventure a volte divertenti troppo spesso dolorose. Sono riuscita a vedere meglio quella cantina affrescata di parole, quelle parole che aiutano a comprendere come ancora di salvezza quando il buio sovrasta, quell'appiglio per tenere a bada la paura dei bombardamenti. 
Ho incontrato con simpatia Rudy dai capelli color limone, ho guardato nel profondo gli occhi d'argento di papà Hans, ho visto l'amore anche nella faccia di cartone di mamma Rosa, ho accarezzato i capelli leggeri come piume di Max, ho compatito Hilse chiusa nella sua dolorosa libreria, ho passeggiato nella Himmelstrasse-strada del paradiso- condividendo con i suoi abitanti difficoltà e dolori.  
E la Morte - voce narrante - è stata una compagna insolita ma illuminante

"Un essere umano non ha un cuore come il mio. Il cuore dell'uomo è una linea, il mio un cerchio. Io, inoltre, ho un'illimitata capacità di essere al posto giusto nel momento giusto. La conseguenza è che negli uomini trovo sempre il meglio e il peggio: vedo la loro bruttezza e la loro bellezza, e mi domandò come la medesima cosa possa essere entrambe. Eppure, hanno la sola cosa che invidio: se non altro, gli uomini hanno il buon senso di morire." 

lunedì 23 giugno 2014

Emozioni

Se la musica ti avvolge e riesci a non pensare ad altro che abbandonati ad essa vuol dire che è perfetta. 
Se poi la "location" è più unica che rara e precisamente il Teatro Olimpico c'è da restare senza fiato e assolutamente senza parole. 
La magia di questo luogo è insuperabile ed ammaliante. 
Restare ad osservare il palco, i fondali, le numerose statue che lo decorano è affascinante. 
Lo avevo già visitato alcuni anni fa, ma questa volta ho avuto modo di vederlo "vivo", farsi da sfondo ad una rappresentazione, e rimanere in assoluto un protagonista di primo piano. 
Non sono un'esperta di musica ma ho apprezzato particolarmente l'allestimento di "Così fan tutte" di Mozart forse proprio perchè era all'Olimpico.   
Un pomeriggio davvero diverso ed emozionante! 

Un unico piccolo appunto, stare seduti per tre ore 
su di una panca è decisamente scomodo, 
ma per tanta bellezza si può pagare anche un così piccolo prezzo! 

giovedì 19 giugno 2014

di matrimonio

Finalmente riesco a scrivere qualcosa dei giorni appena trascorsi 
sono stati giorni intensi, emozionanti, impegnativi
abbiamo gioito, riso, palpitato, riflettuto, sperato
soprattutto abbiamo guardato tutti i siti delle previsioni meteo del web
e non ci ha azzeccato nessuno, 
il sole ci ha accompagnato dal mattino
 i nostri sposi hanno goduto di una giornata a dir poco favolosa 
ora sono finalmente soli, lontani da famiglia, amici e parenti.
BUONA VITA NICO E NASTIA!!!!!
vi dedico questo brano 
(c'è anche il testo in inglese per semplificarvi la vita almeno stavolta)
L’arte del matrimonio
Wilferd A. Peterson
La felicità nel matrimonio non è qualcosa che semplicemente accade
un buon matrimonio deve essere creato.
In un matrimonio le piccole cose sono le più grandi …
e non si è mai troppo vecchi per tenersi mano nella mano.
E’ ricordarsi di dire “ti amo” almeno una volta al giorno.
Non è mai andare a dormire arrabbiati.
E’  mai darsi per scontati l’un l’altra;
perché le attenzioni non finiscano con la luna di miele,
ma continuino giorno dopo giorno, negli anni.
E’ avere in comune valori e obiettivi.
E’ stare in piedi insieme di fronte al mondo.
E formare un cerchio d’amore che accoglie in tutta la famiglia.
E’ fare le cose l’uno per l’altro, non per dovere o sacrificio,
ma con spirito di gioia autentica.
E’ apprezzare con le parole, dire grazie con modi premurosi.
Non è alla ricerca della perfezione nell’altro.
E’ coltivare la flessibilità, la pazienza,
la comprensione e l’ironia.
E’avere la capacità di perdonare e dimenticare
e creare un ambiente in cui ciascuno può crescere.
E’ trovare spazio per le cose dello spirito
e della ricerca comune del bene e del bello.
E’ stabilire un rapporto dove l’indipendenza,
la dipendenza, e l’obbligo sono alla pari.
Non è solo sposare la persona giusta, è essere la persona giusta.
E’ scoprire cio’ che il matrimonio può essere, nel meglio.
*
The Art of Marriage
Wilferd A. Peterson
Happiness in marriage is not something that just happens.
A good marriage must be created.
In marriage the little things are the big things…
It is never being too old to hold hands.
It is remembering to say “I love you” at least once a day.
It is never going to sleep angry.
It is at no time taking the other for granted;
the courtship should not end with the honeymoon,
it should continue through all the years.
It is having a mutual sense of values and common objectives.
It is standing together facing the world.
It is forming a circle of love that gathers in the whole family.
It is doing things for each other, not in the attitude
of duty or sacrifice, but in the spirit of joy.
It is speaking words of appreciation
and demonstrating gratitude in thoughtful ways.
It is not looking for perfection in each other.
It is cultivating flexibility, patience,
understanding and a sense of humour.
It is having the capacity to forgive and forget.
It is giving each other an atmosphere in which each can grow.
It is finding room for the things of the spirit.
It is a common search for the good and the beautiful.
It is establishing a relationship in which the independence is equal,
dependence is mutual and the obligation is reciprocal.
It is not only marrying the right partner, it is being the right partner.
It is discovering what marriage can be, at its best.