giovedì 24 ottobre 2013

Namibia e dintorni 5

La mattina il risveglio è una magia, la luce del primo mattino accende i colori degli alberi, del fiume che scorre tranquillo davanti alla nostra tenda,  rimaniamo tutti incantati. Dopo una generosa ed allegra colazione partiamo per una prima escursione in barca per vedere il fiume e scoprirne i piccoli grandi segreti. Siamo nel delta dell’Okavango, nella parte settentrionale, lungo il Linyanti L’ambiente è ricco di canneti e  ninfee che occhieggiano bianche tra il blu dell’acqua ed il verde della vegetazione;  scorgiamo uccelli ovunque, rapaci ed uccelli lacustri, cicogne e aquile, ma quello che più colpisce è la tranquillità e la serenità di questi luoghi, la nostra barchetta dal fondo piatto silenziosamente ed agilmente si destreggia nei canali ed ogni ansa, ogni spiaggia ci regala una sorpresa. Il giro è relativamente breve, rientriamo presto al lodge dove ci godiamo la calma del fiume e ci spupazziamo il piccolo Ettore di due mesi, figlio dei proprietari che un po’ incoscientemente lo fanno crescere in quel luogo sperduto! (Questo però è il pensiero di noi nonne dell’occidente). 
Nel primo pomeriggio attraversiamo il territorio circostante prima con una grande jeep ed incontriamo antilopi, facoceri, impala, varani e possiamo renderci ben conto del passaggio degli elefanti che sono peggio di Attila! Lasciano la terra desolatamente brulla, i pochi tronchi rimasti sono come scarnificati e il rosso della loro polpa rivela la vita che c’è ancora. La seconda parte della gita la facciamo in barca seduti sul tettuccio superiore e qui non ci sono parole per descrivere il nostro incontro con una quantità innumerevole di elefanti. Sono piuttosto infastiditi dalla nostra presenza anche perché non ne sono abituati. Diversamente dall’Etosha questo parco, Nkasa Lupala Park, è poco frequentato e certi itinerari di visita sono utilizzati da pochissimo tempo. 


Siamo letteralmente circondati da un branco di enormi bestioni, che barriscono e sventolano minacciosamente le grandi orecchie. Un’elefantessa prende vicino a sé il proprio cucciolo con la proboscide e ci fa capire senza ombra di dubbio che lei lo proteggerà sempre! Arriviamo anche a vedere qualche ippopotamo, una famiglia di babbuini e dei bufali sulla sponda del Botswana.  La strada del rientro è costellata da incontri con gli elefanti che al tramonto vanno ad abbeverarsi al fiume, e sono tanti davvero tanti. Anche questo tramonto sarà indimenticabile per i colori che il sole ci regala. 


La sera, dopo una doccia rinfrancante, ci godiamo un’altra stellata da togliere il fiato e ci addormentiamo con il barrito degli elefanti non proprio lontani.
La mattina seguente purtroppo lasciamo questo piccolo eden e ci dirigiamo verso il Parco Chobe. Percorriamo una lunga strada sterrata e, come dice la nostra guida non c’è viaggio senza foratura, foriamo. Per fortuna siamo vicini ad un centro abitato e in breve tutto il treno di gomme è sistemato. Siamo in riva allo Zambesi che scorre pigro ed il caldo si fa sentire decisamente. Attraversiamo la frontiera del Botswana ed arriviamo a Kasane, che è un’orrenda cittadina affollata di negozietti di souvenir della peggior specie. In breve arriviamo al nostro prossimo lodge che è a dir poco entusiasmante. Un giardino immenso raccoglie i pochi bungalow che sono immersi nel verde, ci sono facoceri ed antilopi che gironzolano liberi e per nulla intimoriti dalla nostra presenza. Siamo sulle sponde del fiume e la natura è esplosiva. Alberi di mango, frangipane, bouganville, sono tutti in piena fioritura perciò è tutto un tripudio di colori e profumi. 

Ci godiamo un tramonto di assoluto relax a bordo piscina, immersi nella frescura del giardino, in compagnia degli animali che discreti ci guardano con circospezione.
La nostalgia comincia ad assalirci, sentiamo odore di rientro … ma non c’è tempo per i pensieri, il programma prevede altre emozioni ed altre avventure.
Un altro risveglio antelucano ci attende, alle 5,30 siamo tutti in piedi, un grosso fuori strada ci trasporta all’interno del parco Chobe e sventolati dall’aria gelida del primo mattino ci dirigiamo verso il fiume dove possiamo osservare la fauna locale. Il panorama lascia davvero senza parole, l’immenso habitat del fiume è occupato da mandrie di bufali, impala, elefanti, a perdita d’occhio. Vediamo solo le orme del leone,  anche qui non siamo allo zoo e gli spazi sono immensi, i grandi felini si sono diretti altrove, almeno così ci assicura il ranger che ci accompagna, e sono troppo lontani per riuscire a raggiungerli e terminare il giro previsto. Ci accontentiamo di vedere tutto il resto in particolare una gran quantità di uccelli di varie dimensioni e di mille colori. Per le 9 siamo di ritorno e ci rinfranchiamo con un’abbondante colazione. Ci dedichiamo per qualche ora all’esplorazione del grande giardino del lodge e al relax, qualcuno legge, qualcuno recupera il sonno perduto, qualcuno apprezza la fescura della piscina.
Nel primo pomeriggio partiamo per l’ultimo safari nel Chobe , questa volta in barca, alla scoperta del fiume e dei suoi abitanti. Mi è davvero difficile enumerare tutti gli animali che abbiamo visto nel corso di questa gita, tantissimi davvero tantissimi: aquile pescatrici, jacane, cormorani, cicogne, martin pescatore, coccodrilli grandi e piccoli, babbuini, varani, bufali, ippopotami, elefanti ( e tanti altri di cui non ricordo il nome)! Abbiamo navigato per 4 ore, instancabilmente il nostro accompagnatore ha cercato di portarci tra i canneti e le tante isolette alla scoperta di angoli più belli e maggiormente affollati. La prima parte della gita è stata caratterizzata da un sole caldo ed implacabile che ci abbagliava e ci ha fatto sudare non poco. Abbiamo incrociato un branco di ippopotami cui siamo sfuggiti a gran velocità, sono immensi e le loro fauci non sono per nulla rassicuranti. Una sterminata famiglia di babbuini neri ci ha degnato solo di qualche sguardo intenta com’era a pasteggiare con l’erba di un immenso prato in riva al fiume. Un coccodrillo ha continuato a riscaldarsi al sole con le spaventose fauci aperte mentre altri hanno continuato a nuotare pigramente. Un cormorano è rimasto sul ramo con le ali aperte ad asciugare. L’aquila pescatrice ha condiviso i rami di un grande albero con una cicogna dal becco aperto. Intanto noi abbiamo continuato a stupirci e ad ammirare tutta questa meraviglia. Poi poco alla volta la luce si è fatta più tenue, le ombre più lunghe ed è cominciata la magia del tramonto che ci ha fatto esplodere occhi e cuore. Per concludere in bellezza abbiamo incrociato un branco di elefanti che hanno attraversato un guado proprio davanti a noi e le loro silhouettes si sono stagliate sul cielo infuocato del tramonto, un tramonto così bello nessuno di noi lo aveva mai visto. Una palla di luce incandescente si è calata nell’acqua incendiando tutto l’orizzonte. 

Le macchine fotografiche scattavano all’impazzata fino a stordire gli stessi fotografi. E così storditi e decisamente paghi rientriamo eccitati ed emozionati dalle luci, dai colori, dalla scenografia  perfetta.
La malinconia ci attanaglia tutti, come faremo a ritornare alla quotidianità, al grigio, all’autunno ormai alle porte? E le notizie dalla patria son quelle che sono; migranti affogati, senatori decaduti ….. ma tant’è ogni avventura ha un inizio ed una fine, sarà così anche per noi.
Ci restano ancora le cascate di Victoria, un' ulteriore esplosione di vita e di colori. Dopo aver varcato la frontiera dello Zimbabwe ci dirigiamo verso la moderna Victoria Falls, un mondo decisamente diverso da quello che abbiamo appena lasciato, costruzioni recenti, lunghe file di bei negozi costeggiano la strada, alternandosi con qualche piccolo ed ordinato mercatino con prodotti dell’artigianato locale. Dopo aver lasciato i nostri bagagli in albergo ci dedichiamo ad una passeggiata ed all’ultimo shopping. Nel primo pomeriggio ci dirigiamo a piedi verso le cascate. Sono imponenti e spettacolari, un agevole sentiero percorre tutto il percorso panoramico ed è veramente impressionante la grandezza e la portata di queste falls, anche se la siccità quest'anno ne riduce una parte. L’orario è perfetto per vedere una quantità di arcobaleni, doppi, singoli, completi ….. non ci siamo fatti mancare nulla.


La serata si conclude con una cena al suono dei tamburi, in un posto piuttosto turistico e rumoroso ma decisamente pittoresco.
L’indomani prendiamo l’aereo e dopo 24 ore di viaggio rientriamo a casa.
Il viaggio è finito.

La Namibia è stata una meta indimenticabile, un viaggio praticamente perfetto, ci portiamo a casa tanta armonia, tanti pensieri felici, tante risate e tante riflessioni. Questa terra è una tavolozza con tutti i colori dell’arcobaleno e questi per me sono i suoi colori : il rosso della corteccia dei tronchi spellati dagli elefanti, l’arancione delle dune, il blu del cielo, il verde della foresta, il giallo della savana, il nero della notte nella giungla, l’ocra delle donne Himba, le mille sfumature del marrone delle antichissime montagne, il bianco smagliante del sorriso dei bambini senza dimenticare tutte le sfumature di ogni colore scorte sui dorsi degli animali, sulle pendici dei monti, nelle lagune e nei fiumi. 

12 commenti:

  1. Meravigliosa la foto del tramonto con la silouhette dell'elefante ! uno scatto molto bello!!
    Impressionante la carellata sulle cascate.
    Veramente una meta indimenticabile!!!
    Da rifare !! ?? ;)

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    1. Non credo che se lo rifacessimo sarebbe così unico ed indimenticabile!

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  2. Ma sei proprio sicura di non aver sognato?? ;)
    Certo che no...però hai fatto sognare me: come mi piacerebbe un viaggio così!
    Bellissimo il filmato con le cascate e il meraviglioso arcobaleno, ma sono le tue descrizioni che entrano nel cuore. Grazie ♥

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  3. mi sembra di essere un po' noiosa, ma non posso fare altro che ripetere che esperienza bellissima hai vissuto...concordo la foto al tramonto è da poster

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  4. Che viaggio meraviglioso! Devo leggermelo tutto e complimenti per le foto!

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    1. Grazie è stata un'esperienza molto forte ed importante!

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  5. il viaggio bellissimo , le foto pure, ma il tuo modo di raccontarlo lo rende ancora più vivido:-*

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  6. Un viaggio indimenticabile con scatti straordinari!
    Bellissimo blog, i miei complimenti!
    Buona giornata da Beatris

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  7. Ho praticamente le lacrime agli occhi; questa immersione totale nella Natura, che descrivi così bene, tutte queste creature libere di correre e vivere nel loro habitat, tutte le piante, i tramonti, i colori... beh, lasciano senza fiato anche solo a raccontarli. Bellissimo.

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