sabato 26 gennaio 2019

Attività - 2

Anche stamattina come ogni venerdì mi sono alzata alla svelta,
lavata come i gatti, bevuto un caffè, ho infilato il mio costume, 
la tuta e sono andata in piscina.

Lo spogliatoio è già affollato ma il mio angolo è ancora vuoto,
 veloce mi svesto e mi doccio.
 Ancora tre minuti poi finalmente posso entrare in acqua. 
Come ogni venerdì mi tuffo tappandomi il naso 
e dopo un attimo di brivido comincio a nuotare.

Una bracciata dietro l'altra, al tre respiro e si ricomincia,
 le gambe spingono e mulinano, le braccia agguantano l'acqua 
ed il mio corpo avanza. Comincio a contare le bracciate,
 alla ventottesima  arrivano le bandierine,
 poi altre otto ed ecco tocco il muro.
 Mi volto e riparto a dorso allungandomi più che posso,
 per distendere la colonna vertebrale al massimo. 

Conto anche adesso ma è facile che invece di contare 
inizi a dipanare il mio gomitolo di pensieri. 
Arriva la sensazione dell'abbandono e del piacere,
 conto e penso, ascoltando il rumore dell'acqua 
nelle orecchie, un rumore ancestrale che spinge la mente lontano,
 ma continuo a contare, al tre respiro e le vasche si susseguono.
 L'istruttore mi dà le istruzioni ed io, allieva solerte, eseguo. 
Vado piano ma vado senza perdere tempo, 
perchè sono solo 45 minuti e bisogna sfruttarli tutti. 

Mi piace stare nell'acqua, non si era capito? 
Anche questo serve a stare bene con me stessa 
e a volermi un po' di bene. 


Nessun commento:

Posta un commento